Oltre 9.000 gli intervistati che si sono espressi sulle soluzioni costruttive che permetteranno di raggiungere la massima efficienza: al primo posto i nuovi materiali seguiti dalla casa passiva
E’ il 94,1% degli intervistati ad aver indicato il legno quale soluzione costruttiva maggiormente sostenibile ed ecologica, seguito da laterizio, calcestruzzo e acciaio. Quanto emerge dall’indagine, in particolare osservando quanto indicato da studenti ed imprese, evidenzia che se il legno, soprattutto negli ultimi anni, viene considerata per tutta una serie di prestazioni la soluzione più sostenibile, il laterizio sembrerebbe mediamente essere più efficace a garantire i migliori risultati in termini di isolamento. Opinione opposta invece per i progettisti che collocano le qualità del legno come soluzione più indicata e più efficace.
Il laterizio si afferma in particolare nel Lazio, in Puglia e in Liguria, dove distanzia nettamente la soluzione strutturale in legno. Egualmente, ottiene il miglior risultato in Friuli, Sardegna e Sicilia. In questa regione le strutture in acciaio vengono preferite non solo al calcestruzzo, ma anche al legno. Diversamente, le soluzioni strutturali in legno vengono considerate le più adatte ad ottenere i migliori risultati sul piano dell’efficienza energetica nella maggior parte delle regioni ma con punteggi spesso molto prossimi a quelli registrati dal laterizio. È il caso della Toscana, cosi come delle regioni maggiori come il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna. Non stupisce la scelta dell’Abruzzo dopo il terremoto che l’ha colpito nel 2009. Scelgono il legno anche Umbria, Marche e Campania.
Accanto ai materiali tradizionali emerge dall’indagine una buona fetta di operatori che rivolge la propria attenzione ai materiali innovativi, destinati a migliorare le prestazioni diminuendo i consumi, grazie all’aiuto della tecnologia e collocati dalla maggioranza degli intervistati (55%) al primo posto tra i migliori strumenti a nostra disposizione per garantire la massima efficienza energetica. La progettazione passiva delle abitazioni trova invece il secondo gradino del podio, seguito dal fattore strategico della qualità degli impianti e dall’impiego del cappotto termico per garantire l’isolamento. Stenta ancora ad ottenere i dovuti riconoscimenti il fattore “domotica” selezionato solo dal 14,5 %.