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L’architettura bioclimatica contro la desertificazione: l’esempio di Rambla Climate-House

Una struttura ellittica e leggera che si adatta al terreno, dotata di una centrale meteorologica collegata al sistema di recupero delle acque per ripristinare la biodiversità

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Rambla Climate-House – credits: officeforpoliticalinnovation.com

La Rambla Climate House è costruita nella secca steppa della Murcia

(Rinnovabili.it) – E se il comparto delle costruzioni anziché essere un peso per il Pianeta fosse un aiuto alla sostenibilità ambientale? Sicuramente molti fenomeni come le isole di calore, la perdita di biodiversità o le eccessive emissioni sarebbero notevolmente contenute. E’ questo l’obiettivo dell’architettura bioclimatica della “Rambla Climate-House”, una costruzione a Molina de Segura nella Murcia, in Spagna, progettata da Andrés Jaque in collaborazione con l’Office for Political Innovation.

La casa funziona sia come residenza che come soluzione per il ripristino della biodiversità del luogo.

Quest’area rurale della Spagna è stata oggetto di un’urbanizzazione di massa dagli anni ’70 in poi, che ha progressivamente portato alla drastica riduzione delle “ramblas” del paesaggio. Una serie di cavità scavate dalle piogge nella roccia, che caratterizzano la topografia di questo territorio e facilitano la creazione di tasche umide nella vasta e secca steppa.

L’architettura bioclimatica della Rambla Climate-House serve proprio allo scopo di riportare una parte della vita dove è stata tolta dalla cementificazione.

L’importanza del riciclo idrico

In un territorio così arido e caldo è chiaro che l’attenzione all’acqua è essenziale. Il tetto è studiato in modo tale da recuperare tutta l’acqua piovana, immagazzinata assieme alle acque grigie. Qui entra in gioco la magia della scienza appositamente studiata dai ricercatori dell’università coinvolti nel progetto.

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Una cabina di regia con stazione meteorologica annessa, è collegata ad una serie di sensori sparsi per la casa e in prossimità del terreno. Quando le condizioni lo richiedono il sistema vaporizza l’acqua riciclata sul cortile interno, trasformando il microclima. Il tutto ovviamente, indipendentemente dal controllo umano. Così facendo la Rambla Climate House ha riportato, in pochi mesi, la vegetazione e la biodiversità nel terreno.

Il progetto fa parte di un percorso più ampio di ripristino della biodiversità attraverso l’architettura.

L’architettura bioclimatica che si adatta al terreno

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Rambla Climate-House – credits: officeforpoliticalinnovation.com

La disposizione della casa segue la morfologia del terreno, adattandosi ai dislivelli grazie agli esili pilotis. L’impronta ellittica permette di creare una corte interna al pari delle ramblas naturali. Dal punto di vista termico, l’architettura bioclimatica della casa sperimenta delle soluzioni non convenzionali. Come la panca in marmo collocata lungo la sezione ellittica, che sfrutta l’inerzia termica della casa per creare un punto di sollievo per gli abitanti. O come la serpentina che percorre il perimetro della copertura e permette di produrre acqua calda sanitaria. La disposizione interna è organizzata attorno al giardino naturale centrale, mentre la struttura leggera è prevalentemente in acciaio riciclato, vetro ed una soletta di cemento.

Al momento la casa è anche un modello dimostrativo a disposizione degli interessati. Purtroppo, come sottolineano i progettisti, lo sviluppo suburbano è ancora troppo lontano dalle attenzioni che andrebbero riservate alla salvaguardia della natura.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.