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La prima Net Zero Energy School di NYC

(Rinnovabili.it) – Sarà completata nel 2015 e già si preannuncia essere il primo vero esempio di scuola Net Zero Energy dell’intero Stato.

Il progetto elaborato nientemeno che da SOM (Skidmore, Owings, and Merrill) per la nuova scuola “P.S.62” a Staten Island, ospiterà oltre 400 studenti dall’asilo alle elementari, arrivando a produrre più energia di quella necessaria.

 

 

Secondo quanto affermato da Roger Duffy, leader di SOM, i circa 6.100 mq della nuova scuola, si trasformeranno in una ottima opportunità per sperimentare gli standard fissati dalla  School Construction Authority (SCA) di New York che accanto alle recenti leggi sull’efficienza energetica, per prima ha fissato i più importanti parametri di riferimento per rendere gli edifici performanti sotto ogni aspetto, partendo prima di tutto dalla riduzione degli sprechi e dal miglioramento della qualità degli impianti tecnologici.

P.S. 62 sarà il primo laboratori di sostenibilità della città di NYC, nonché il primo esempio di scuola Net-Zero Energy di New York, elaborato per altro in conformità alle linee guida del rating LEED del US GBC.

Oltre a collaborare attivamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PlanNYC per la riduzione delle emissioni globali di CO2, la nuova scuola rappresenta un vero esempio di efficienza e sostenibilità tipica dei progetti del team SOM, arrivando addirittura a ridurre i consumi energetici solitamente impiegati per gli edifici scolastici pubblici, di oltre il 50%.

Le alte performance della scuola sono ovviamente raggiunte grazie alla sinergia di tutte le parti strutturali e tecnologiche che compongono la nuova scuola P.S.62 di Staten Island:

Nonostante sia i progettisti che l’Autority siano più che entusiasti del progetto, sottolineando la possibilità di realizzare un edificio Net Zero Energy capace di insegnare ai suoi studenti la sostenibilità sin dalla tenera età, gli attuali residenti della zona si sono mostrati più che altro preoccupati dell’intervento, sottolineando la totale mancanza di infrastrutture adatte ad accogliere una struttura di questo tipo, a partire dall’inadeguata grandezza delle case sino alla mancanza di marciapiedi e piste ciclabili. La risposta dei diretti interessati al progetto non è ancora stata resa nota, tuttavia la sapiente progettazione di SOM nel corso degli anni non può far altro che lasciar sperare in un’ottima risoluzione dei problemi a partire prima di tutto dal sistema della mobilità.

 

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