(Rinnovabili.it) – La necessità di ridurre il nostro consumo di acqua per usi sanitari o per sistemi di irrigazione, si muove al pari dell’esigenza di ridurre le nostre emissioni nocive. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità una persona su otto non ha accesso all’acqua potabile, una media al quanto allarmante considerando il fatto che il solo comparto edilizio sottrae più del 12% della risorsa idrica mondiale, arrivando addirittura al 49% quando si tratta di acqua prelevata per produrre energia per alimentare gli edifici. Di fronte a simili dati l’organizzazione CASE, Center for Architecture Science and Ecology, nata dalla collaborazione tra lo studio SOM ed il Rensselaer Polytechnic Institute, ha avviato lo sviluppo di una nuova tecnologia per l’involucro edilizio, in grado di combinare la produzione energetica con il riutilizzo dell’acqua piovana.
Chiamato SEWR (Solar Enclosure for Water Reuse) questo sistema è identificabile come una vera e propria facciata in vetro, composta da elementi modulari in vetromattone, che si sostituiscono alle tradizionali pareti opache. Si tratta di blocchi vetrati sovrapposti l’uno all’altro secondo un profilo precisamente calcolato mediante un apposito software, dotati di un supporto rigido per la raccolta dell’acqua piovana, affiancato ad un serie di concentratori solari che catturano, reindirizzano e intensificano la luce naturale.
L’acqua raccolta capillarmente scorre attraverso questo sistema a facciata che mediante gli elementi vetrati a concentrazione solare, scalda il fluido fino a raggiungendo temperature elevate che rimuovono i primi sedimenti contaminanti. L’acqua trattata fluisce poi all’interno dell’edificio per il successivo ciclo di trattamento prima di essere reindirizzata nei sistemi domestici.
Oltre a fornire l’acqua sanitaria necessaria agli usi quotidiani (servizi igienici, scarichi, elettrodomestici, irrigazioni) il sistema agisce da filtro dinamico tra interno ed esterno, moltiplicando esponenzialmente l’apporto di illuminazione naturale grazie alla facciata trasparente ed ottimizzando il comfort termico interno attraverso la barriera creata dall’acqua che scorre all’interno delle intercapedini della struttura.
Premiato con il riconoscimento SPARK Awards, il sistema SEWR contribuisce a ridurre significativamente l’apporto energetico dell’edificio e la sua richiesta d’acqua, fornendo nello stesso tempo l’energia termica necessaria alla climatizzazione degli edifici.