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La “Casa Sensoriale Domotica” in mostra alla Biennale

(Rinnovabili.it) – Il 19 ottobre nell’ambito delle Biennale di Architettura di Venezia, sarà inaugurata presso i Magazzini del Sale “La Casa Sensoriale Domotica”, la sperimentazione di un nuovo modello di abitare che ha visto la collaborazione a più mani di architetti, designer e aziende produttrici, per arrivare a proporre un nuovo format basato prima di tutto sull’efficienza energetica, ma nello stesso tempo in grado di coniugare versatilità progettuale, estetica, basso costo di gestione ed efficaci politiche sostenibili per le fasi di realizzazione.  L’esperimento si inserisce e persegue le finalità e gli obiettivi del 24° Congresso Mondiale degli Architetti – “Design 2050, Beyond disasters, through solidarity, towards sustainability” – organizzato dall’UIA a Tokyo lo scorso settembre 2011, cercando di arrivare ad un valido connubio tra utilizzo e sostenibilità, anche e soprattutto facendo attenzione ai materiali utilizzati, alle tecniche costruttive, allo smaltimento dei rifiuti e alla riduzione delle emissioni.

La Casa Sensoriale Domotica è stata allestita come una tipica abitazione a sei vani, energeticamente a basso consumo e costruite ed arredate solo da aziende che hanno creduto nella possibilità di produrre in “maniera ecosostenibile”, per realizzare un vero e proprio contenitore di innovazione, partendo dalle componenti tecnologiche fino ad arrivare al singolo oggetto di design.

Le sperimentazioni domotiche ad esempio riguarderanno sia gli ambiti della sicurezza che le soluzioni impiantistiche per garantire comfort e fruibilità degli elettrodomestici, mentre i materiali impiegati per la costruzione della ‘Casa Sensoriale Domotica’, proverranno unicamente da aziende operanti nel campo della bioedilizia, servendosi di materie prime ecologiche e certificate; la copertura servirà prima di tutto a mostrare le numerose innovazioni legate ai tetti verdi, alle tegole fotovoltaiche, ai pannelli solari per arrivare anche ai tetti eolici.

“Entrando nella Casa Sensoriale vorremmo che il visitatore introiettasse l’affermazione di una nuova coscienza nella progettazione degli ambienti in cui viviamo, degli oggetti che utilizziamo e dell’Arte che conosciamo; un’emergenza socio culturale che si discosta dai canoni estetici dominanti e da pesanti conformismi, ponendoci di fronte ad una responsabilità etica nei confronti di quello che “produciamo”: il rapporto ‘con il prima’ e ‘con il dopo’ del “bene” (dall’abitazione all’oggetto) e con il ciclo di vita di materia ed energia che lo stesso assorbe e consuma; ossia la dimensione ecologica”.

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