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La Casa di Carta di Shigeru Ban arriva come aiuto post terremoto in Marocco

terremoto in marocco
Photos: Paper Log House ©Shigeru Ban Architects and VAN

Le Paper Long House di Ban assicurano velocità costruttiva, economicità e sostenibilità

(Rinnovabili.it) – I rifugi temporanei per le emergenze naturali costruiti dall’architetto Shigeru Ban sono arrivati anche in Nord Africa per porre un rimedio temporaneo all’emergenza abitativa causata dal terribile terremoto del Marocco. Delle Case di Carta del Premio Pritzker Ban se ne è parlato sempre più spesso negli ultimi anni, un triste primato dovuto alle numerose situazioni di emergenza che il mondo si è trovato ad affrontare sia per causa naturale che per causa umana, come nel caso della guerra in Ucraina.

Nonostante siano costruite in carta, le Paper Long House hanno già dimostrato di essere in grado di soddisfare le molteplici esigenze di un rifugio post-emergenza: economicità, velocità di costruzione, sostenibilità.

A supportare l’architetto nel design e nella fase costruttiva sono il team di Voluntary Architects’ Network, l’organizzazione non governativa fondata dallo stesso Shigeru Ban nel 1995.

Paper Long House pronte per il Marocco

Il devastante terremoto in Marocco avvenuto ad inizio mese, ha causato oltre 3.000 vittime, danneggiando edifici, scuole, monumenti ed infrastrutture.

La Casa di Carta “Paper Long House” forniscono un’alternativa efficace ai rifugi temporanei solitamente costituiti con container. I tubi di cartone formano le colonne che sostengono i pannelli di legno prefabbricati delle pareti, del tetto e del pavimento. Le fondamenta o meglio l’intercapedine tra il rifugio ed il terreno, sono invece realizzate con casse di plastica riempite di sabbia.

Il progetto è stato illustrato dallo stesso Shigeru Ban alla Scuola Nazionale di Architettura di Marrakech, luogo prescelto per coordinare le fasi di costruzione delle Paper Long Houses.

La lunga storia delle costruzioni di carta

Prima del terremoto in Marocco, i rifugi in carta di Shigeru Ban sono stati impiegati in Ucraina per i primi rifugiati, in Turchia dopo il terribile terremoto e prima ancora in eventi calamitosi simili del Giappone. Oltre ad assicurare velocità di costruzione, i rifugi in carta sono ecologici e facilmente riciclabili una volta terminata l’emergenza. Le partizioni in carta offrono privacy in caso di luoghi destinati ad ospitare centinaia di persone contemporaneamente, come i palazzetti o i capannoni.

Tuttavia l’uso della carta per le strutture dell’architetto giapponese non sono associate solo alle emergenze. Molti edifici da lui realizzati utilizzano questo materiale quale base costruttiva, soprattutto per la definizione del design d’interni.

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