La canapa industriale è in grado di assorbire dalle 8 alle 15 tonnellate di CO2 per ettaro di coltivazione
(Rinnovabili.it) – Migliorare l’efficienza energetica degli edifici implica interventi di vario tipo, passivi ed attivi nella riduzione dei consumi o nella produzione di energia rinnovabile. Tuttavia, come ormai è chiaro, un isolamento termico ottimale è una delle caratteristiche più importanti da garantire sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
Tra gli isolanti naturali sta acquistando sempre maggior interesse l’impiego della canapa quale materia prima di base per la realizzazione di pannelli di coibentazione. Il più grande intervento di isolamento termico in fibra di canapa è al momento in realizzazione in Svezia, nella città di Bålsta.
La struttura destinataria sarà un grande edificio destinato alla logistica, costruzioni solitamente poco attraenti dal punto di vista estetico ed allo stesso tempo impattanti a livello ambientale.
Ma non sarà il caso del progetto immaginato dagli sviluppatori svedesi della NREP.
Isolamento termico in fibra di canapa e zero CO2 emessa
Utilizzando soluzioni passive ed attive combinate, l’edificio proverà ad azzerare completamente le emissioni di carbonio prodotte durante l’intero ciclo di vita.
I 20.000 mq della struttura saranno coibentati grazie ai pannelli in fibra di canapa della Ekolution AB, azienda con esperienza decennale nel campo. Ben 8.000 mc di isolamento in fibra di canapa in pannelli di 2m per 15 che andranno a coibentare pareti e tetto della struttura.
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Inoltre la copertura dell’intero parco logistico accoglierà un impianto fotovoltaico da 16.553 pannelli bifacciali in grado di produrre energia sufficiente per alimentare uffici, sistemi di riscaldamento e sistemi di raffrescamento. Grazie alle componenti green il centro logistico sarà certificato secondo gli standard BREEAM.
Le potenzialità della canapa quale materiale da costruzione rappresentano un futuro in continua evoluzione. La canapa industriale è in grado di assorbire dalle 8 alle 15 tonnellate di CO2 per ettaro di coltivazione. Per avere un termine di paragone basti pensare che una foresta tipicamente cattura dalle 2 alle 6 tonnellate di anidride carbonica. Inoltre le coltivazioni di canapa sono più resistenti e con una crescita più rapida rispetto agli alberi tipicamente usati per produrre legname.