Le prospettive dei centri urbani di tutto il mondo impongono un cambio di tendenza nei consumi, nei modi di gestire e sfruttare le risorse e nelle politiche urbanistiche da implementare
Oltre a migliorare la qualità della vita delle persone, le FER potrebbero ridurre l’inquinamento dell’aria a livello locale, migliorare le condizioni abitative, contrastare l’aumento del prezzo del carburante, sostenere lo sviluppo di sistemi di trasporto sostenibili, ridurre la prevista crescita dei rifiuti solidi urbani e creare occupazione. Ovvio che la loro integrazione nei vari contesti urbani dovrà fare i conti con le specifiche condizioni locali, quali il clima, le infrastrutture, la progettazione urbana e il patrimonio edilizio esistente, la disponibilità della risorsa rinnovabile da implementare e i flussi finanziari. Certo è che, secondo quanto sostenuto da IRENA, ci sono varie attività che le città possono intraprendere, a partire dallo sviluppo delle giuste infrastrutture per trasporto, acqua, energia e rifiuti, fino ad arrivare alla costruzione di edifici “verdi”, energeticamente sostenibili, o di reti intelligenti. Si tratta di azioni, però, che potranno essere veramente efficaci solo se supportate dalle giuste politiche di supporto.