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Accordo su interventi beni pubblici: il Cnappc non ci sta “distinguere controllori e controllati”

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L’accordo stabilisce che sarà lo spin-off tecnico del Demanio a gestire gli interventi sui beni pubblici

(Rinnovabili.it) – Pochi giorni fa è stato siglato un accordo tra il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Agenzia del Demanio in merito agli interventi sui beni pubblici di interesse strategico per la riduzione del rischio sismico.

Non tutti gli operatori del settore però sono d’accordo su questa soluzione. Primo fra tutti il Consiglio Nazionale degli Architetti, Cnappc, seriamente preoccupato sulla mancanza di distinzione tra controllori e controllati che comporterà questo accordo.

L’accordo infatti affida alla Struttura per la Progettazione di beni e edifici pubblici, nuovo spin-off tecnico dell’Agenzia del Demanio, il compito di attivare la progettazione degli interventi.

Il concorso di progettazione è  lo strumento normativo in grado di garantire la qualità delle opere pubbliche.  Per una corretta articolazione dei ruoli  alle  “centrali interne di progettazione “ devono essere assegnati compiti di programmazione e non di progettazione”, commenta il Consiglio degli Architetti.

Il problema di una Centrale Unica di progettazione

Per altro l’Agenzia del Demanio, svolgerà anche le funzioni di Stazione appaltante per l’acquisizione dei servizi di ingegneria e architettura. Assicurando le “attività tecniche e operative relative alle funzioni di Program Management fornendo al Dipartimento le risultanze delle attività svolte e le informazioni sullo stato di avanzamento delle indagini, delle progettazioni e degli interventi”. Insomma coloro che attueranno le procedure per gli interventi sui beni pubblici strategici, il loro efficientamento e la prevenzione antisismica, saranno anche gli stessi incaricati alla verifica.

Abbiamo chiesto un incontro urgente  e chiarificatore riguardo a questa decisione che è in controtendenza anche rispetto alla scelta – sempre più spesso presa in considerazione –  di utilizzare il concorso di progettazione nell’attuazione degli interventi previsti dal PNRR, in particolare per quelle opere che richiedono una specifica attenzione, come nel caso degli immobili strategici”. Prosegue il Consiglio degli Architetti sottolineando che sono ormai diversi anni che viene espressa contrarietà alla creazione di una Centrale Unica di progettazione nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Per una reale trasparenza e la massima qualità nel processo esecutivo per gli interventi sui beni pubblici è indispensabile puntare ad una “chiara distinzione tra controllori e controllati, riservando ai liberi professionisti la progettazione ed ai pubblici dipendenti il controllo e la programmazione del processo”.

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