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Il nuovo museo di MAD Architects ispirato agli occhi delle antiche maschere cinesi

Le 6 architetture in legno di The Eyes of Sanxingdui, firmate da MAD Architects, dovranno convivere con l'antico parco archeologico cinese

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The Eyes of Sanxingdui – credits MAD Architects

Per MAD Architects l’attenzione alla natura ed al contesto devono essere alla base della progettazione contemporanea

(Rinnovabili.it) – Il team di MAD Architects ha svelato il design nel nuovo museo per il Parco dell’antica Shu di Sanxingdu, in Cina, che a breve verrà inserito tra gli edifici UNESCO.

Le nuove strutture avevano un pesante fardello da portare, dovendosi inserire al meglio all’interno di un’area di grande pregio.

Il progetto di MAD Architects si è ispirato direttamente alle antiche reliquie appartenenti al sito, disegnando sei grandi strutture in legno paragonate agli “occhi della Terra”.

Fondersi con il paesaggio

The Eyes of Sanxingdui – credits MAD

The Eyes of Sanxingdui, gli occhi di Sanxingdui si inseriscono nel cuore del parco archeologico esteso per ben 90.000 mq totali. I nuovi edifici si fondono con il paesaggio esistente per formare un nuovo ambiente che celebra le preesistenze storiche, ma coniugandosi anche con il paesaggio naturale. Il risultato è un parco che funge da spazio pubblico urbano e culturale in cui possono convergere umanità e natura, passato e presente.

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Il fascino che questa regione evoca nei visitatori ha spinto il team di MAD Architects a progettare delle strutture altrettanto evocative.

Dopo il tramonto, i sei edifici si “accendono” rievocando gli occhi delle antiche maschere in bronzo dorate e permettendo ai visitatori di vagare tra passato e futuro.

Durante il giorno invece, le facciate in legno ricordano il paesaggio naturale del parco. Grandi campate lignee assicurano ampi spazi interni, mentre il lucernario centrale consente alla luce di filtrare all’interno.

Quando l’umanità incontra la natura

Secondo Mad Architects la vicinanza alla natura e l’attenzione progettuale al contesto deve essere sempre posta in primo piano. Il nuovo schema del Museo non è stato perciò concepito come un’antica struttura, ma come una parte integrante del paesaggio. Buona parte degli alberi e degli elementi naturali sono stati preservati in una strategia paesaggistica che rimane in armonia con il nuovo edificio. La sala espositiva a nord e le altre sale, sono collegate da un unico tetto verde ondulato e percorribile a piedi, per godere della vista a 360° sul parco e sul fiume.