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Il Mercato italiano delle Smart Home vale €810 mln, ma la crescita rallenta

Nonostante un rallentamento rispetto alla crescita del 2021 (+29%) e nel 2022 (+18%), il mercato italiano delle Smart Home rimane in positivo (+5%). Ancora elevato il gap tra Italia e altri Paesi UE con una spesa pro capite di 13,7 euro contro i 28,8 euro in media

Mercato italiano delle Smart Home
Foto di Sabine Kroschel da Pixabay

La vendita di dispositivi smart per il risparmio energetico rallenta per la riduzione degli incentivi fiscali

(Rinnovabili.it) –  Continua a crescere il mercato italiano delle Smart Home, aumentando del 5% rispetto al 2022 per raggiungere quota 810 milioni di euro.  Un valore elevato che dovrebbe far riflettere sulle infinite possibilità contenute in un settore incredibilmente ampio, sia in termini di applicazioni che dal punto di vista degli attori che ne fanno parte. Questo quanto emerso dalla ricerca sulle Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata in occasione del convegno “Smart Home Reloaded: è il momento di innovare, su solide basi”.

Una crescita che potrebbe essere più alta

Nonostante queste cifre siano di tutto rispetto, l’espansione avrebbe potuto essere ben più elevata. Il +5% negli incassi registrati rispetto al 2022, stona con le percentuali a cui ci eravamo abituati negli ultimi anni: +18% nel 2022 rispetto all’anno precedente ed un +29% nel 2021. Il perché di questa parziale contrazione del mercato italiano delle smart home è ovviamente nella riduzione degli incentivi fiscali che, fino allo scorso anno, permettevano di installare anche soluzioni smart per l’efficientamento energetico. Prime fra tutte le caldaie e le pompe di calore, ma anche le valvole termostatiche ed i termostati. 

Sempre più aziende investono nelle soluzioni smart

Il tasso di crescita del mercato italiano della Smart Home è più alto della media europea, tuttavia l’Italia stenta a decollare con una spesa pro capite di soli 13.7 euro contro i 28,8 euro della media europea.  Il 2023 ha comunque portato novità importanti sul fronte della domanda e dell’offerta di soluzioni smart per la casa. In crescita rispetto agli anni passati, il numero di aziende che propone servizi innovativi grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi ed all’integrazione dell’IoT (Internet of Things) con algoritmi di Intelligenza Artificiale (IA). 

“Il 2023 ha portato grandi novità sul fronte della domanda e dell’offerta di soluzioni smart per la casa”, sottolinea Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, entrando poi nel merito di ciascuna voce. “Lato domanda, si assiste a un consolidamento sempre più forte dell’App come principale interfaccia tra Smart Home e utente. Lato offerta, cresce il numero di aziende che propone servizi innovativi, integrando all’interno delle soluzioni algoritmi di Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è fidelizzare i propri clienti, puntando su un’esperienza sempre più personalizzata e creando valore grazie ai dati raccolti”.

Quali soluzioni smart piacciono agli italiani?

Sono le soluzioni per la sicurezza (videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse) a trainare le vendite del mercato Smart Home nel 2023, con ben 195 milioni di euro (24%) e un tasso di crescita superiore al 2022 (+30% vs +20% nel 2022). Nella crescita negli investimenti per la sicurezza digitale, si conferma un ottimo driver anche l’applicazione di soluzioni che sfruttano l’IA per rilevare potenziali problemi o emergenze.

Seguono in classifica tra le soluzioni più gettonate nel mercato italiano delle smart home, gli elettrodomestici intelligenti con 151 milioni di euro di mercato (+19%) ed una crescita importante (+8%) nonostante la flessione nelle vendite in Europa, che registra un -5% nel 2023. 

Terzo posto per i sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart, con 148 milioni di euro (18% del mercato). Anche in questo caso l’IA fa da padrona: lavatrici che dosano in autonomia la corretta quantità di detersivo a seconda del carico o elettrodomestici che riconoscono la tipologia di guasto e inviano informazioni puntuali per la riparazione, ricalcano le scelte degli utenti.  

Nonostante il progressivo venir meno di molti incentivi fiscali, l’obiettivo della riduzione dei consumi e dell’efficientamento energetico, resta uno dei motori principali di traino nella vendita di soluzioni smart. Il 17% dei consumatori associa il concetto di Smart Home alla gestione dei propri consumi (+5% rispetto al 2022). Il 24% degli utenti individua come servizio di maggiore interesse per il futuro proprio l’analisi in tempo reale dei consumi energetici.

“L’App si conferma la principale interfaccia tra utente e i vari dispositivi smart (54%), ma c’è ancora del lavoro da fare per quanto riguarda l’integrazione – spiega Angela Tumino, Direttrice dell’Osservatorio Internet of Things-. Guardando alle aspettative dei consumatori per il futuro, il desiderio rimane quello di poter connettere tutti i dispositivi e poterli comodamente programmare in perfetta autonomia (32%), mantenendo sempre una certa attenzione sul livello di sicurezza interna all’abitazione (30%) e il pieno controllo sui consumi energetici (24%)”.