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Il fotovoltaico a concentrazione trasforma gli edifici in alveari

Tradizionali vetrate addio. L’edifico cambia pelle sostituento i normali profilati di rivestimento con una trama a nido d’ape in grado di catturare l’energia del sole

(Rinnovabili.it) – L’integrazione del fotovoltaico in edilizia è un settore aperto a idee sempre nuove. L’ultima arriva SolarOr, una startup israeliana che ha presentato all’Intersolar di San Francisco il proprio sistema per la sostituzione dei tradizionali infissi. Come lascia intuire il nome stesso – traducibile come alveare fotovoltaico- Beehive PV è modulo con una particolare struttura a nido d’ape appositamente pensato per l’integrazione nelle facciate in vetro. Ogni pannello sfrutta un design ottico esagonale in polimetilmetacrilato per concentrare (x2,5) i raggi solari sulle celle in silicio contenute all’interno della struttura a nido d’ape e leggermente inclinate; il tutto è inserito in un doppio vetro. Il design crea sostanzialmente piccoli prismi che dirigono la luce diretta alle celle permettendo e permettono il passaggio attraverso il modulo del 40% dei raggi incidenti. 
Beehive PV, spiegano alla SolarOr, fornisce il giusto isolamento acustico e termico, oltre ad una facile istallazione verticale, ma il progetto è ancora alle prime fasi; la società spera ora di attrarre investitori e partner di mercato per installare le prime facciate dimostrative. In realtà non si tratta della prima volta che una società israeliana debutta sulla scena con il fotovoltaico a concentrazione architettonicamente integrato. A marzo di quest’anno aveva già fatto parlare di sé la connazionale Pitagora Solar che con la sua finestra fotovoltaica si è aggiudicata l’interesse dei proprietari della Willis Tower di Chicago per la sua prima sperimentazione.