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Il concorso internazionale che premia l’edilizia off-site sostenibile

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Edilizia off-site, Ghana Innovation Farm -credit YAC

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Edilizia off-site, Ghana Innovation Farm -credit YAC

L’edilizia off-site permette di velocizzarte il processo costruttivo, aumentare l’efficienza e la sostenibilità delle strutture

(Rinnovabili.it) – Sono aperte le iscrizioni al concorso internazionale di architettura che permetterà di costruire in Ghana un hub per la catena del freddo sfruttando i sistemi costruttivi dell’edilizia off-site.

Il Ghana Innovation Farm diventerà un punto di riferimento della comunità locale, dove apprendere nuove soluzioni costruttive a secco ad alta efficienza e in grado di apportare un netto miglioramento nel benessere della popolazione.

Il concorso Manni Group Design Awards, giunto alla terza edizione, è promosso dall’azienda Manni Gruop, da InspiraFarms in collaborazione con YAC (Young Architects Competition) e promosso da Renolit Alkorplan.

Il problema della catena del freddo

L’esigenza di mettere a disposizione della popolazione del Ghana e dei paesi in via di sviluppo un hub per gestire la catena del freddo, nasce proprio dal paradossale divario tra la disponibilità delle risorse e l’impossibilità di utilizzare. Pur essendo popolazioni prettamente votate all’agricoltura, ed indipendentemente dalla presenza di un clima più o meno favorevole, in Africa solo il 3% del cibo viene correttamente conservato per essere utilizzato in un secondo momento. La catena del freddo diventa perciò un punto chiave per lo stoccaggio e la conservazione del cibo.

Ma come farlo in luoghi lontani dalle infrastrutture tradizionali a cui siamo abituati.

Edilizia off-site

E’ qui che entra in gioco l’edilizia off-site ed i sistemi costruttivi a secco. Il concorso internazionale chiede perciò ai progettisti di sviluppare soluzioni innovative ispirate ai principi di sostenibilità ambientale. L’obiettivo è costruire il Ghana Innovation Farm sfruttando la tecnologia off-site e migliorare così le condizioni di benessere della popolazione sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dell’efficienza delle strutture architettoniche. Un hub tecnologico e culturale, volto a garantire una risposta alle sfide globali delle filiere alimentari, generando maggiore disponibilità di prodotto ed opportunità di lavoro per in un contesto in cui oltre 25% della popolazione vive sotto la soglia della povertà.

Una giuria internazionale

Ci sarà tempo fino al 19 gennaio 2022 per presentare gli elaborati. Al vincitore andrà un premio di 10.000 euro e la possibilità di esporre il progetto a livello internazionale.

A giudicare i progetti più innovativi e sostenibili, una giuria dal grande calibro composta da 12 giudici, tra cui archistar come Mariam Kamara (Atelier Masōmī), Eduardo Souto de Moura (Eduardo Souto de Moura), Andreas Fries (Herzog & de Meuron), Giancarlo Mazzanti (El Equiposia), Raul Pantaleo (TAMassociati), Giuseppe Grant (Orizzontale).

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