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iCapital 2024: chi sarà la capitale europea dell’innovazione?

E’ aperto il concorso iCapital 2024 per eleggere le European Capital of Innovation, le città che meglio hanno saputo utilizzare l’innovazione per rimodellare i paesaggi urbani mettendo i cittadini al centro dei processi decisionali

iCapital 2024
Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

C’è tempo per presentare la candidatura quale prossima iCapital 2024 fino al 18 giugno 2024

(Rinnovabili.it) – Sono aperte le candidature per i Premi Capitale Europea dell’Innovazione – iCapital 2024, il concorso sostenuto dal Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) nell’ambito di Orizzonte Europa e destinato alle realtà urbane europee che “hanno il coraggio di aprire le proprie pratiche di governance alla sperimentazione e di ampliare i confini della tecnologia a beneficio dei propri cittadini”. Sei le città che saliranno sul podio suddivise in due categorie. Alle prime classificate andrà rispettivamente un premio in denaro del valore di 1 milione di euro e 500.000 euro. 

Le due categorie premiate

Si stima che in Europa l’85% della popolazione viva nelle città e la percentuale è destinata a crescere. Dalla capacità dell’ambiente urbano di assorbire la domanda di servizi ed il consumo delle risorse dipende la sua sostenibilità e resilienza. Da dieci anni il Premio iCapital celebra le città che meglio hanno saputo utilizzare l’innovazione per rimodellare il paesaggio urbano, affrontare le sfide demografiche ed economiche e mettere i cittadini al centro dei processi decisionali.

Le due categorie del premio iCapital 2024 sono: 

  • European Capital of Innovation, destinata alle realtà più grandi con almeno 250.000 abitanti. Il primo classificato si aggiudicherà un premio da 1 mln di euro mentre i due secondi classificati riceveranno un premio da 500.000 euro.
  • European Rising Innovative City, si rivolge alle città con una popolazione tra i 50.000 e i 249.999 abitanti. In questo caso il premio è pari a 500mila euro al primo classificato e 50.000 ai due secondi classificati.

Oltre alla ricompensa in denaro ed alla maggiore visibilità mediatica, i vincitori entreranno a far parte di una lista d’elite composta da tutti i vincitori precedenti del premio iCapital. Una rete estremamente utile per scambiare informazioni e progetti, condividere buone pratiche e conoscenze per accelerare il processo di trasformazione e la transizione green.

Come si vince il premio

Nella prima categoria i vincitori delle passate edizioni dell’iCapital sono Barcellona (2014), Amsterdam (2016), Parigi (2017), Atene (2018), Nantes (2019), Lovanio (2020), Dortmund (2021), Aix-Marseille Provence Metropole (2022) e Lisbona (2023). Nella seconda categoria Rising Innovation City invece i vincitori precedenti sono Vantaa (2021), Haarlem (2022) e Linkoping (2023).  

Per aggiudicarsi la vittoria bisogna convincere la giuria in base a sei criteri di valutazione.

  1. Sperimentazione, soluzioni che trasformano la città in un banco di prova per pratiche innovative.
  2. Escalation, incrementare e accelerare la crescita delle start-up e delle PMI più innovative creando un quadro normativo favorevole ed accessibile.
  3. Costruzione di ecosistemi, promozione di sinergie tra il settore pubblico, l’industria, il mondo accademico e i cittadini
  4. Espansione, ampliare la capacità di innovazione della città per diventare un modello per altre città
  5. Visione innovativa della città, dimostrando la propria visione a lungo termine sviluppano un ecosistema di innovazione sostenibile e verde.
  6. Diritti dei cittadini,  l’uso dell’innovazione per rafforzare la democrazia, proteggere i diritti dei cittadini, promuovere la coesione sociale e garantire l’integrazione con una visione speciale sulle minoranze, sul genere, sulla disabilità o sulla razza.

Le iscrizioni al concorso iCapital Awards sono aperte fino al 18 giugno 2024.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.