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Heathrow: da hub aeroportuale a città giardino?

(Rinnovabili.it) – A diversi mesi di distanza dalla presentazione alla stampa del suo incredibile progetto infrastrutturale per il Regno Unito, l’architetto Norman Foster torna alla carica con “Thames Hab”, scagliandosi contro l’ipotesi di una terza pista di atterraggio proposta per l’aeroporto di Heathrow per reinvestire i fondi nel suo progetto.

Un progetto dalle dimensioni colossali quello proposto dal team dell’architetto Foster che prevede tra i  numerosi interventi, anche quello di creare una piattaforma aeroportuale sul Tamigi a pochi chilometri da Londra, alimentata quasi completamente dall’energia pulita prodotta da un impianto galleggiante in grado di sfruttare l’energia prodotta dal moto ondoso e dallo scorrere del fiume. La polemica arriva a distanza di pochi mesi dalla dichiarazione del vice presidente della Town and Country Planning Association, Graeme Bell, di trasformare l’aeroporto di Heathrow in una città giardino per oltre 30.000 residenti, innescando il “piano di riqualificazione più grande d’Europa”. Tutt’altro che una semplice provocazione quella di Bell che ha prodotto un intero plico esplicativo delle potenzialità di una trasformazione green di Heathrow, con orti urbani, ettari di parco, abitazioni ecosostenibili e produzione energetica rinnovabile, accennando alla possibilità di trasferire l’hub aeroportuale in prossimità del Tamigi, come proposto da Foster.

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