(Rinnovabili.it) – Dopo la rinuncia per mancanza di fondi del team olandese di Delft, si è aggiunto ai 20 partecipanti alla sfida internazionale Solar Decathlon 2012, che si terrà il prossimo settembre a Madrid, il progetto elaborato dall’École nationale supérieure d’architecture Paris-Malaquais (ENSA), assieme all’École del Pontes ParisTech, con la collaborazione della facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e del Dipartimento di fisica dell’Università di Ferrara.
Astonyshine, questo il nome scelto per il progetto italo-francese che parteciperà alle Olimpiadi dell’architettura verde sfidando altri 19 greenbuilding provenienti da 13 differenti nazioni (Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria): una residenza unifamiliare ecocompatibile, costruita utilizzando materiali naturali appartenenti al territorio pugliese.
Assieme a “MED in Italy”, il progetto tutto italiano realizzato dall’Università di Roma TRE in collaborazione con la Sapienza, CasaClima e l’Università di Bolzano e Fraunhofer Italia, l’ecoprogetto Astonyshine andrà a consolidare l’importante ruolo raggiunto dalle competenze italiane nella bioarchitettura internazione.
Se MED in Italy presenta il tema della casa mediterranea, attraverso l’ecosostenibilità dei materiali naturali e della vegetazione, il nuovo progetto italo francese propone un’abitazione ad impatto zero costruita in pietra, valorizzando le qualità prestazionali dell’involucro passivo. Il progetto prevede infatti l’utilizzo di materiali locali, il cui ciclo produttivo possa essere racchiuso in un’area ristretta e ben delimitata, completo di energie rinnovabili
“L’inclusione di un secondo team italiano in Solar decathlon è la conferma dell’ascesa del green made in Italy nell’architettura di casa nostra. Si potrebbe dire che siamo avversari nella competizione che si terrà a settembre a Madrid” afferma Chiara Tonelli, team leader di Med in Italy, “Ma credo che in campo di ecosostenibilità sia più importante sostenere un’altra impostazione: chi si occupa di efficienza energetica e risparmio delle risorse ha a cuore un modello collaborativo. Quindi diamo il benvenuto a questo progetto in parte italiano, che premia la crescente importanza che premia il crescente successo dell’architettura ecosostenibile nel nostro Paese”.