Presentato in occasione del convegno un nuovo modello di sviluppo per le città e il territorio, per rilanciare l'economia partendo dalla salvaguardia del paesaggio e dall'innovazione made in italy.
La ricetta proposta da Ance durante il convegno per intervenire positivamente nel settore, parte prima di tutto dalla trasformazione del sistema di gestione del territorio che contraddistingue il panorama nazionale, tentando di sondare nuovi modelli innovativi di pianificazione territoriale, procedendo poi con la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente affidandosi alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza e qualità delle strutture.
Il Convegno è stato dunque l’occasione per presentare una nuovo progetto di gestione ed assetto del territorio secondo una visione tutta italiana, il “Green Landscape Economy, un nuovo modello di sviluppo per le città e il territorio“, per rilanciare il settore partendo dalla salvaguardia del paesaggio e creando “un modello economico che incorpora il limite ecologico-ambientale al proprio interno, integrando le specificità territoriali, promuovendo forme di “creatività ecologica” e nuove modalità di “lavorare con la natura”. Si tratta di un progetto work in progress che prenderà quale primo scenario tipo l’asse Genova-Torino-Milano-Venezia, idealmente espandibile fino a Trieste, trasformandola in un vero e proprio laboratorio perfetto dove sperimentare politiche e azioni innovative.
Il gruppo di lavoro capitanato dal Presidente di Green City Italia Andreas Kipar ed affiancato da professionisti esperti quali l’architetto Mario Cucinella, Federico Oliva Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e molti altri, si occuperà di intervenire simultaneamente per unire in un unica strategia progettuale, i numerosi interventi puntuali attualmente in realizzazione lungo l’asse Genova-Trieste (come gli interventi legati all’Expo 2015, la linea TAV torinese o le trasformazioni legate al Polo tecnologico del Chilometro Rosso, le Università) secondo temi quali la rigenerazione urbana sostenibile, il recupero e la rifunzionalizzazione di aree dismesse, l’integrazione tra paesaggio ed energie rinnovabili (Paesaggio energetico), l’integrazione tra paesaggio e produzione, nuove infrastrutture verdi a mobilità lenta, il turismo sostenibile, i nuovi modelli di sviluppo urbano.