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Inaugurato il grattacielo in legno “carbon negative” poco a sud del circolo polare artico

grattacielo in legno

Il Grattacielo in legno Sara Kulturhus -credits White Arkitekter

Inaugurato il grattacielo in legno “carbon negative” poco a sud del circolo polare artico
Il Grattacielo in legno Sara Kulturhus -credits White Arkitekter

Costruire grattacieli in legno permette di risparmiare 1 tonnellata di CO2 ogni mc di legno impiegato

(Rinnovabili.it) – Il terzo grattacielo in legno più alto al mondo è finalmente completo. Si tratta del Sara Kulturhus Centre firmato dal team di White Arkitekter e costruito a Skellefteå, poco a sud del circolo polare artico.

Con i suoi 75 metri il Sara Kulturhus si colloca subito dopo il grattacielo in legno di Vienna HoHo (84 metri) ed il Mjøstårnet (85 metri) neo incoronato campione e costruito a Brumunddal in Norvegia.

Il complesso è destinato ad accogliere un teatro, una galleria d’arte, una biblioteca, un museo e persino un hotel.

Doppio sistema costruttivo

Il Sara Kulturhus sfrutta due tecniche costruttive in legno, uno per il centro culturale ed uno per la struttura dell’hotel.

La torre che accoglie l’hotel è costruita in moduli prefabbricati di legno lamellare incrociato (CLT) impilati tra i due nuclei degli ascensori. I 13 piani del grattacielo sono resi possibili proprio grazie a questi due blocchi centrali dove pilastri e travi in legno lamellare concorrono a ridistribuire i carichi.

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Il centro culturale combina invece la tecnica del legno lamellare incrociato CLT con il sistema costruttivo GLT glulam, al quale si aggiungono le travi in acciaio necessarie per garantire e caratteristiche capriate sopra i grandi foyer. L’open space che si genera permette una totale flessibilità, adattandosi a qualsiasi esigenza presente o futura.

La facciata in vetro che avvolge l’edificio rivela la struttura lignea interna coinvolgendo lo spettatore.

Isolamento ed efficienza

La struttura del grattacielo in legno è progettata per resistere alle dure condizioni atmosferiche della cittadina, rimanendo efficiente dal punto di vista energetico. Il tetto verde contribuisce all’isolamento termico, permette di assorbire l’inquinamento acustico, valorizza la biodiversità e facilita il recupero delle acque piovane.

Grazie al suo contenuto non fossile, sostituendo il legno al calcestruzzo di arriva a sottrarre all’ambiente tonnellate di CO2. I progettisti hanno inoltre analizzato il comportamento dell’edificio in un prospetto di 50 anni affermando che, grazie alla CO2 incorporata, alle operazioni di rimboschimento previste ed alle emissioni previste durante il ciclo di vita, il Sara Kulturhus sarà carbon negative.

Una pompa di calore geotermica e 1.200 mq di pannelli solari sul tetto forniranno l’energia elettrica necessaria.

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