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Grattacieli in legno, se l’urbanizzazione ad alta densità è l’unica soluzione

credits: Ctbuh

Quest’anno la conferenza internazionale dedicata ai Tall Building di CTBHU si svolgerà a Singapore dal 16 al 21 ottobre

(Rinnovabili.it) – Un edificio-capanna a forma di albero come centro culturale. Un grattacielo biofilico che diventa oasi verde nel cuore di Manhattan, grattacieli in legno riciclato costruiti nei residui di terreno inutilizzato, ma anche architetture sostenibili per ridare qualità alla vita dei cittadini delle grandi metropoli. Se il futuro dei centri urbani sarà densamente abitato, proviamo almeno a rendere la vita più confortevole. E’ quello che hanno provato a fare i team universitari vincitori dell’11° concorso indetto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH) dedicato nel 2022 alla promozione di grattacieli in legno.

Come ogni anno il CTBUH in occasione della conferenza internazionale, chiama a raccolta le giovani menti per immaginare un futuro ad alta densità re-immaginando il valore che potrebbero avere gli edifici alti.

Vulcano, capanna e albero divino: il vincitore dell’11°edizione

Il grattacielo in legno vincitore dell’edizione 2022 è immaginato per Big Island nelle Hawaii. La struttura ideata da Yuchen Wang e Yin-Shan Lin dell’Università delle Hawaii a Mānoa riproduce una sorta di capanna sull’albero per rispondere al problema sociale degli abitati autoctoni dell’isola di perdita d’identità a causa delle incursioni occidentali. La struttura in legno si sviluppa ricreando la forma di enormi alberi ancorati a terra inserendo accanto alle strategie bioclimatiche, un’attenzione particolare agli spazi per la spiritualità

Al secondo posto tra gli edifici in legno selezionati da CTBUH c’è invece Interwoven, progettato da Qianqian Zhang della Beijing University of Civil Engineering and Architecture, per la città di San Francisco. Qui il legno diventa quasi plastico dimostrando le infinite potenzialità di questo materiale. L’obiettivo è creare un’architettura di congiunzione tra gli altissimi grattacieli della città e le casette unifamiliari, inserendo nella struttura un mix di funzioni.

Terzo posto per The Sense-Scraper a New York. In caso è la Biofilia a generare la struttura del grattacielo in legno progettato dallo studente Chu Hun Hon dell’Università di Melbourne. Immaginato per il distretto finanziario della città australiana, l’edificio abbassa i livelli di pressione e frenesia degli abitanti dell’are, spostando la natura all’interno del grattacielo.

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Anche se fuori dalla top tre dei grattacieli in legno vincitori, la proposta in quarta posizione è particolarmente interessante. L’edifico prova a risolvere il problema degli spazi inutilizzati in città, gli spazi che “nessuno vuole”, residuali, troppo piccoli per costruire nuove case o servizi utili e lasciati in stato di abbandono. Il grattacielo Fill in the Gaps essendo estremamente modulare, si adatta anche alle forme più anguste inserendo nel suo sviluppo verticale anche spazi verdi, aree pubbliche, negozi, servizi commerciali oltre che residenze.

Appuntamento a Kuala Lampur con Humanizing High Density, People, Nature & the Urban Realm

La conferenza internazionale di CTBUH 2023 andrà in scena a Kuala Lampur e Singapore tra il 16 e il 21 ottobre. Il tema di quest’anno sarà “Humanizing High Density – People, Nature & the Urban Realm”, destinato ad esplorare in che modo la crescente urbanizzazione cittadina possa essere reinterpretata ponendo maggiore attenzione ad una vita sana e sostenibile anche se ad alta densità.

Parallelamente alla conferenza si è aperto anche il 12° Concorso per studenti universitari, che avranno tempo fino al 26 giugno 2023 per presentare le proprie candidature. Al vincitore andrà un premio in denaro del valore di ben $ 20.000.

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