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Google King’s Cross: landscaper di Londra

goggle kings cross
credits: heatherwick

Il progetto per il campus Google King’s Cross è firmato da Heatherwick Studio e Bjarke Ingels Group (BIG)

(Rinnovabili.it) – Procede spedita la costruzione del campus Google King’s Cross, il primo edificio di proprietà della società costruito da zero al di fuori degli Stati Uniti.

Collocato accanto alla stazione di King’s Cross, la struttura si aggiungerà all’attuale sede dell’azienda presente nella zona, creando un vero e proprio campus tecnologico ed innovativo.

Il progetto comprende ben 60.400 mq di uffici ed alloggi per un massimo di 4.500 persone, disposti su 11 piani.

A firmare il nuovo campus è un team congiunto tra i progettisti di Heatherwick Studio e Bjarke Ingels Group (BIG), con il supporto di BDP.

Dal grattacielo verticale a quello orizzontale

Non volendo pesare sullo skyline dell’area, la scelta architettonica per il Google King’s Cross ha trasformato il classico grattacielo verticale in uno orizzonatale, soprannominato “landscaper”.

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Con i suoi 330 metri di lunghezza il landscaper di Google, batte i 310 metri d’altezza dello Shard.

Una terrazza panoramica sul tetto

I materiali impiegati per la costruzione appartengono al range individuato da Google per garantire la salubrità degli ambienti. A livello del tetto, una terrazze paesaggistica permetterà ai dipendenti di beneficiare di uno spazio esterno direttamente connesso con gli uffici. In questo modo il giardino pensile aiuterà a mantenere un buon livello igrotermico, diminuendo il peso energetico dell’edificio.

Certificazioni e sostenibilità

Il Google King’s Cross con la progettazione ambientale passiva e le strategie energetiche ed impiantistiche attive incorporate nella struttura, punta a raggiungere la certificazione BREEAM Excellent e LEED Gold, aspirando al livello “Outstanding Platinum”.

 “L’area è un’affascinante collisione di diversi tipi di edifici e spazi e non posso fare a meno di amare questo mix di enormi stazioni ferroviarie, strade, canali e altre infrastrutture, tutte stratificate nel punto più connesso di Londra”, sottolinea Thomas Heatherwick, fondatore di Heatherwick Studio. “Influenzati da questo ambiente, abbiamo trattato questo nuovo edificio per Google anche come un pezzo di infrastruttura, costituito da una famiglia di elementi intercambiabili che assicurano che l’edificio e il suo spazio di lavoro rimangano flessibili per gli anni a venire”.

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