Rinnovabili • Gingerbread-city

Gingerbread City 2021: cercasi architetti e ingegneri per costruire la nuova città

Una città di pan di zenzero costruita da architetti, designer e ingegneri prenderà vita a Londra, ecco Gingerbread City

Gingerbread-city
Gingerbread City 2019 credit MoA

Alla scorsa edizione di Gingerbread City hanno partecipato anche archistar quali Foster, AruP e Allies e Morrison

(Rinnovabili.it) – Torna anche quest’anno la mostra annuale che richiama architetti, designer e ingegneri per costruire la straordinaria Gingerbread City.

Niente meno che una città completamente costruita in pan di zenzero per richiamare l’atmosfera natalizia.

L’obiettivo della mostra organizzata dal Museo di Architettura (MoA) di Londra, è connettere il pubblico al mondo dell’architettura stimolando l’apprendimento, la collaborazione e l’azione. In realtà non si tratta di un vero e proprio Museo, quanto di un ente di beneficienza online e itinerante che quest’anno costruirà Gingerbread City nel quartiere di Belgravia, in Motcomb Street.

Leggi anche Ricostruire il mondo con…il gingerbread!

Il tema di quest’anno è “Nature and the City”, per immaginare una città fatta di biodiversità e in equilibrio con la natura, ovviamente anch’essa fatta di pan di zenzero!

Nulla è lasciato al caso in Gingerbread City: per partecipare alla costruzione bisogna prenotare un lotto di terreno nel masterplan generale e seguire le regole prestabilite dal consorso.

Alla scorsa edizione hanno partecipato oltre 100 studi del calibro di Allies e Morrison, Foster + Partners, Arup, Kohn Pedersen Fox Associates e moltissimi altri.

I vincitori ricevono un premio in denaro che solitamente è reimpiegato per finanziare progetti sociali che valorizzino il rapporto tra architettura e cittadini.

Appuntamento dunque a Londra dal 4 dicembre al 9 gennaio per ammirare le fantastiche costruzioni della golosa Gingerbread City 2021.

Guarda il video di presentazione.

Rinnovabili •
About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.