(Rinnovabili.it) – La proposta di un giovane architetto italiano per combattere l’inquinamento delle metropoli, trasformando un grattacielo in un giardino verticale. Il progetto di VetiVertical City si inserisce in uno dei contesti urbani maggiormente compromessi dall’inquinamento: la città di Shanghai in Cina, detentrice del primato di emissioni cinesi dal 2004 al 2007.
A causa del pesante inquinamento del fiume Huangpu, il principale corso d’acqua della città, gli abitanti di Shanghai sono addirittura costretti ad utilizzare, per le utenze domestiche, solo acqua in bottiglia, generando non pochi problemi di carattere pratico.
Grazie a VetiVertical City, progettato dall’architetto Eugenio Aglietti, il problema dell’inquinamento potrebbe trasformarsi solo in un brutto ricordo. Progettato per far parte delle creative e futuristiche visioni del concorso Skyscraper di eVolo, questa città giardino verticale sfrutta le proprietà naturali della pianta tropicale “Chrysopogon zizanioides”, meglio conosciuta come Vetiver, per ottenere un duplice risultato: recuperare e purificare l’acqua piovana e le acque reflue, e ridurre il biossido di carbonio grazie all’assorbimento della CO2 contenuta nell’atmosfera.
LA PIANTA DEL MIRACOLO – Il Vetiver ha proprietà naturali incredibili, tanto da essere stato soprannominato dai biologi “la pianta del miracolo“; le sue caratteristiche sono da sempre impiegate per molteplici scopi ambientali: riabilitare il suolo per le coltivazioni, purificare l’acqua, combattere l’inquinamento, prevenire i danni delle tempeste e numerose altre applicazioni. Il segreto di questa essenze è contenuto nelle radici, finemente strutturate ed estremamente penetranti, capaci di assorbire l’80-90% dei metalli pesanti contenuti nel terreno (arsenico, cromo, piombo, nichel, zinco) trasformandoli in sostanze nutritive per la sua crescita in pochi più di 48 ore.
CITTA’ GIARDINO – Considerando le miracolose proprietà di questa pianta, il creatore di VetiVertical City, ha pensato di trasferire le qualità del Vetiver a scala urbana, applicandole all’architettura sostenibile. Il progetto pilota immagina un grattacielo di 410 metri di altezza collocato nel cuore di Shanghai tra il distretto di Luwan e il fiume Huangpu, dal quale si innalza come una sorta di montagna artificiale, a formare la facciata sud dell’edificio che accoglie le 280mila piante di vetiver.
Tutte le piante sono collegate ad un duplice sistema di condotti che consente di trasferire le acque reflue e le acque piovane fino alle piante di Vetiver, dove vengono purificate e depurate per essere poi reimmesse nella rete domestica.
Le proprietà “magiche” del Vetiver serviranno poi per assorbire il biossido di carbonio contenuto nell’aria (5,3 kg di Co2 per mq l’anno) dimezzando i livelli di inquinamento della città
Oltre a non pesare sull’ambiente, VetiVertical City non rappresenterebbe nemmeno un problema a livello economico, essendo meno costoso dei tradizionali sistemi ingegneristici di purificazione, inoltre la capacità di adattamento delle piante di Vetiver, potrebbero essere applicate a qualunque tipo di struttura e di condizione sociale, indipendentemente dalla risorse economiche del Paese ospitante.