(Rinnovabili.it) – Scegliere di completare un edificio con un giardino pensile a tutta parete o con una copertura verde, ormai non è più solo una scelta estetica, ma un importante investimento a favore dell’edificio stesso e dell’ambiente.
Molti sono gli studi che sino ad oggi hanno confermato questa tesi, spingendo un numero sempre maggiore di città a favorire l’adozione dei giardini pensili come ulteriore strumento per ridurre l’inquinamento atmosferico oltre che come valida soluzione architettonica per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.
Prima fra tutti sicuramente la città di Parigi che, non a caso, accoglie uno degli edifici simbolo dei Vertical Garden, il Musée du Quai Branly con il suo rigoglioso giardino pensile a tutta facciata progettato dal paesaggista Patrick Blanc, considerato uno degli inventori del green wall.
Giardini pensili vs ‘Street canyon’
Un recente studio condotto dal ricercatore Thomas Pugh del Karlsruhe Institute of Technology in Germania ha mostrato come la presenza di giardini pensili verticali nelle grandi città permetta di ridurre l’inquinamento atmosferico, soprattutto lungo quelle che vengono definite “street canyon”, ovvero i lunghi corridoi viari fiancheggiati da alti palazzi.
A causa delle precise condizioni fisiche e delle mancanza di un regolare ricircolo d’aria, all’interno delle street canyon si rilevano le maggiori concentrazioni di biossido di azoto (NO 2 ) e particolato (PM), assolutamente pericolose per la salute umana.
Attraverso un’attenta modellazione, i ricercatori tedeschi sono quindi riusciti a dimostrare che, la presenza di giardini pensili verticali lungo le street canyon, ad esempio come rivestimento delle stesse facciate degli edifici, sarebbe in grado di abbattere del 40% la presenza di NO 2, arrivando addirittura ad un 60% per il PM: minore è lo spazio da “filtrare” (come il volume ridotto contenuto nelle street canyon) e migliore sarà il risultato.
I benefici del verde pensile
Oggi i giardini pensili esistono sotto forma di numerosissime soluzioni architettoniche: sostituendosi alle coperture, realizzando orti urbani, piuttosto che dando vita a veri e propri giardini ‘attivi’ capaci di produrre energia. L’Italia vanta un grande primato in questo campo, grazie al Vertical Garden di Rozzano, detentore del Guinness dei Primati per la più grande estensione al mondo (1.262,85 mq).
Sia a grande scala che nel piccolo, i benefici dei giardini pensili sono molteplici:
Qualità estetica – L’aspetto forse più superficiale, ma che può dimostrarsi un validissimo aiuto per il recupero di aree dismesso o la riqualificazione di brani di città degradati;
Riduzione dell’effetto ‘Isola di calore’ – La presenza di verde in ambito urbano permette di ridurre la temperatura superficiale degli edifici, innescando una naturale circolazione d’aria che elimina il problema della cappa di calore che portano con sè le grandi distese di cemento;
Migliore qualità dell’aria – Attraverso fenomeni naturali quali ad esempio la fotosintesi, le piante dei giardini pensili, catturano le sostanze inquinanti ed i gas nocivi, purificando e filtrando l’aria;
Migliore efficienza energetica – Giardini pensili in copertura o in facciata creano un naturale filtro tra interno esterno, aumentando le prestazioni dell’involucro e quindi riducendo i costi energetici e le emissioni degli impianti, inoltre il verde esterno protegge le strutture dal sole e dalla pioggia, allungando la vita media dell’edificio;
Qualità di vita interna – Oltre a ridurre l‘inquinamento acustico, i giardini pensili collocati in posizioni strategiche (come ad esempio all’ingresso del bocchettone della valvola di aspirazione) purificando l’aria;
Vantaggi per l’ambiente – I giardini pensili favoriscono lo sviluppo delle biodiversità, inoltre possono essere trasformati in veri e propri orti urbani dove coltivare e produrre cibo km zero, favorendo uno stile di vita di maggiore qualità.