(Rinnovabili.it) – Dopo pochi mesi dalla loro apertura i magnifici giardini pensili The Burnley Living Roofs dell’Università di Melbourne sono già diventati un’eccellenza pionieristica nella ricerca combinata tra tecnologia e risoluzione dei problemi pratici.
Un progetto unico nel suo genere, firmato dallo studio Hassell in collaborazione con la School of Land and Environment della stessa Università di Melbourne e destinato a raccontare sul campo le sperimentazioni più innovative nel settore dei giardini pensili, che prenderanno vita in questi tre “tetti verdi”.
The Burnley Living Roofs sono costituiti da tre giardini pensili di copertura: Demonstration Roof, Research Roof e il Biodiversity Roof.
Il Demonstration Roof funge da spazio espositivo per le attività didattiche, con 14 differenti tipologie di giardino pensile, ciascuna dotata di caratteristiche proprie e composta da materiali ed essenze differenti.
Il Research Roof è invece riservato alla ricerca, suddiviso in 4 aree dove sarà possibile anche la sperimentazione contemporanea, come la ricerca sulla qualità dell’acqua piovana, sulle proprietà isolanti dei giardini pensili, sulla tipologia delle essenze vegetali.
Il Biodiversity Roof servirà per la proliferazione della vita animale attraverso la scelta di essenze indigene e materiali naturali o riciclati, come i tronchi d’albero, le tegole, bastoni, e persino un piccolo ruscello ed uno stagno.
Le soluzioni individuate ed adottate nei Burnley Living Roofs puntano a trasformare il panorama della progettazione dei giardini pensili, adattandolo alle esigenze in continuo mutamento, alle condizioni climatiche ed alle potenzialità per gli edifici intelligenti.