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Fuse Valley, il villaggio tecnologico green dedicato alla moda del Portogallo

Il progetto di BIG costruirà sul fianco di una collina un vero villaggio sostenibile dedicato alla moda ed all'arte

Fuse Valley, il villaggio tecnologica green della moda aprirà in Portogallo - credit photo BIG
Fuse Valley, il villaggio tecnologica green della moda aprirà in Portogallo – credit photo BIG

La costruzione di Fuse Valley inizierà nel 2023 per aprire i battenti nel 2025

(Rinnovabili.it) – Sulle sponde del fiume Leça a Porto entro pochi anni sorgerà Fuse Valley, un villaggio urbano dedicato alla moda, all’arte ed all’innovazione, dove la parola d’ordine è sostenibilità.

A garanzia della buona riuscita del progetto ci sono i progettisti di BIG, Bjarke Ingels Group, che in collaborazione con la piattaforma Farfetch e lo sviluppatore immobiliare Castro Group, hanno reso possibile un progetto a dir poco ambizioso.

Il villaggio si estenderà per 178mila mq e tra gli altri, ospiterà anche la nuova sede della piattaforma tecnologica globale leader della moda di lusso Farfetch, per connettere creatori, curatori e consumatori in un unico spazio urbano.

Fuse Valley, incubatore di innovazione

Il villaggio complessivamente ospiterà 24 edifici destinati a diverse aziende, start up, servizi tecnologici, una moltitudine di creativi.

Il design pensato da BIG si inserisce perfettamente in questo contesto. Disegnato come un normale sviluppo urbano, il piccolo villaggio potrà crescere come fanno le normali città, senza perdere di vista il suo filo conduttore. Agendo come un tessuto urbano, i singoli edifici si poggiano su più terrazzamenti che a loro volta sono inseriti tra la strada principale ed il fiume Leça.

Una collina artificiale

Fuse Valley credit BIG
Fuse Valley credit BIG

Per sfruttare al meglio l’orientamento solare, una parte dei terrazzamenti su cui poggiano i nuovi edifici, sorgeranno su una sorta di impalcatura, una collina artificiale studiata per accogliere penddi e terrazzamente che altro non sono che i tetti degli edifici.

Tutte le coperture saranno a verde pensile, per massimizzare le prestazioni energetiche, e limitare l’impatto con il contesto naturale.

Al piano terra le facciate sono arretrate per lasciare spazio agli spazi pubblici, generando pensiline naturali per accogliere i visitatori ed i lavoratori.

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“I singoli edifici che costituiscono i vari elementi dell’organizzazione sono collegati per formare grandi ambienti di lavoro contigui – fisicamente consolidati, ma spazialmente vari per creare un’esperienza a misura d’uomo”, ha affermato João Albuquerque, Partner di BIG.

L’immersione nella natura sarà totale grazie alle ampie vetrate ed alle molpetplici aperture che connettono interno ed esterno attraverso un unico grande parco verde.

“Questo progetto sarà una rivoluzione sugli attuali concetti di spazi di lavoro, segnato dalla sua natura futuristica, dall’orientamento alla sostenibilità e al benessere. Sarà uno spazio non solo per Farfetch, ma per l’intera comunità.”

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.