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Il Boom dei BIPV, entro il 2032 il Fotovoltaico integrato negli edifici varrà oltre $143 mld

Secondo il report di Precedence Research, i Building Integrated Photovoltaics (BIPV) guideranno gli investimenti dei prossimi 10 anni di edilizia, complice la sempre maggiore richiesta di NZEB

Fotovoltaico integrato negli edifici
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Il 40% della quota di fatturato globale dei BIPV nel 2022 era detenuta dall’Euoropa

(Rinnovabili.it) – Il mercato è pronto e la sempre maggiore richiesta ne evidenzia le potenzialità. Il mercato del fotovoltaico integrato negli edifici raggiungerà i 143,99 miliadi di dollari entro il 2032. Dopo un 2022 chiuso con 19 miliardi di dollari di fatturato, le dimensioni del comparto BIPV – Building Integrated Photovoltaics – sono cresciute fino a raggiungere i 23,28 mld di dollari nel 2023. Ora le stime parlano di una crescita costante di circa il 22,5% da oggi e per i prossimi 9 anni. A confermarlo è il Report della Precedence Research.

Cosa si intende per Fotovoltaico Integrato negli edifici

La tecnologia BIPV integra perfettamente la tecnologia fotovoltaica all’interno dell’involucro di un edificio, trasformando componenti come il tetto, le pareti o le finestre, in veri e propri generatori di energia pulita. Il fotovoltaico integrato negli edifici inoltre, elimina completamente le strutture di montaggio aggiuntive solitamente necessarie per installare i pannelli solari in aggiunta ad un’architettura. Non solo. I BIPV possono anche essere sfruttati quali sistemi ombreggianti di parcheggi, tettoie, percorsi di collegamenteo, combinando due elementi essenziali nel conteggio del fabbisogno energetico di un edificio: la riduzione del guadagno solare, con conseguente riduzione dei costi di raffrescamento, e la produzione di energia pulita direttamente in loco.

La domanda sempre maggiore di edifici più efficienti, ma anche l’esigenza di ridurre al minimo il consumo di suolo, porteranno il mercato dei BIPV ad una crescita esponenziale. La tecnologia del fotovoltaico integrato racchiude in sé molteplici segementi di mercato, ma accanto ai più scontati, negli ultimi anni stanno guadagnando terreno soluzioni di Building Automation System.

Smart city, edifici intelligenti, qualità del design e dell’estetica delle future architetture green, faranno del mercato globle dei BIPV un puntio di riferimento degli investimenti.

Quale tecnologia dominerà il mercato?

Sono due i segmenti tecnologici a guidare il mercato del fotovoltaico integrato: la tecnologia a film sottile e le soluzioni con il silicio cristallino. Andando verso un momento storico caratterizzato da eventi meteorologici sempre più estremi, sarà proprio quest’ultima tecnologia, ovvero quella che offre la maggior resistenza, a dominare il settore. Secondo il report, questa tecnologia è destinata a detenere il 70% della quota di mercato del prossimo periodo analizzato, complici anche i prezzi in diminuzione.

Quale sarà l’Area globale a detenere la quota maggiore?

Secondo il report sarà proprio l’Europa ad accaparrarsi la quota maggiore. Nel 2022 il mercato del fotovoltaico integrato europeo deteneva il 40% del fatturato totale, seguita dalle regioni Asia Pacifico con il 29% del totale a causa della rapida crescita del settore edile. In terza posizione il mercato del Nord America con il 21% sul totale detenuto da Stati Uniti e Canada.

Le prossime mosse della Commissione Europea e la tendenza verso un patrimonio immobilaire composto da Zero Emission Building, segnerà il traguardo finale dei BIPV. Nonostate ciò esistono acora alcuni nodi da sciogliere per assicurare una completa diffusione dei sistemi integrati negli edifici. Primo problema sono i costi di installazione e produzione dei componenti, più alti rispetto alle soluzioni più convenzionali. Inoltre sarà necessaria una manodopera specializzata che, in compenso, produrrà una crescita nei livelli occupazionali.

Tra gli esempi più celebri di architetture che sfruttano le proprietà del fotovoltaico integrato negli edifici per migliorare la propria efficienza ed estetica c’è anche la Torre Gioia 22, progettata da  Pelli Clarcke Pelli Architects per Milano.