Riaperto per la terza volta il Fondo Kyoto, che mette a disposizione un finanziamento agevolato per migliorare l'efficienza energetica e idrica delle strutture di proprietà di enti pubblici.
Le domande per accedere al Fondo Kyoto potranno essere inviate fino al 31 dicembre 2022
(Rinnovabili.it) – Con la pubblicazione in Gazzetta lo scorso 24 ottobre, si riapre ufficialmente il Fondo Kyoto a disposizione degli enti pubblici proprietari di scuole, strutture sanitarie o impianti sportivi, interessati ad efficientarne la struttura.
La riapertura del Fondo fa seguito alla scarsa partecipazione avvenuta in prima e seconda istanza, quando dei 200 milioni di euro messi a disposizione, ne vennero utilizzati poco più di 20 milioni. Anche la seconda riapertura da parte del Mite lo scorso marzo 2022, non ha sortito i risultati sperati, lasciando nelle casse del Fondo ancora oltre 166 milioni di euro.
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La nuova scadenza contenuta nel Decreto Direttoriale n.200 del 15 settembre del Mite che regola il procedimento, è il 31 dicembre di quest’anno.
A cosa da diritto l’accesso al Fondo Kyoto
Il Fondo è nato con la Legge Finanziaria del 2007, allargando nel tempo i propri orizzonti. Questa trance di finanziamenti risale alla prima apertura del giugno 2021 con il bando da 200 milioni di euro. La Legge di Bilancio 2019 ha esteso il campo di applicazione del Fondo Kyoto per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici ed universitari (cd. Fondo Kyoto Scuole), includendo tra gli edifici oggetto di agevolazione anche le strutture sanitarie e gli impianti sportivi di proprietà pubblica.
Accedendo al Fondo è possibile ottenere un finanziamento a tasso agevolato ai soggetti pubblici proprietari di immobili, per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico ed idrico. I prestiti hanno un tasso di interesse dello 0,25% e la durata massima di finanziamento di 20 anni. Per aver diritto al fondo si deve garantire il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio. Inoltre ciascun edificio, ha diritto ad un importo massimo di 2 milioni di euro. La procedura di ammissione avviene in ordine cronologico in base alla domanda di presentazione.