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Nasce una nuova piattaforma per la cessione dei crediti: FederBonus

FederBonus
Foto di Sandy Millar su Unsplash

Secondo Bankitalia, gli esposti dei clienti alle banche per pratiche legate alle cessioni dei crediti del Superbonus sono aumentate del 700 per cento

(Rinnovabili.it) – La paternità è di Federcontribuenti che ha “fortemente voluto” la creazione di una nuova piattaforma per la cessione dei crediti per meglio regolamentare il mercato. FederBonus promette di essere un sistema con regole chiare e giuste da ambo i lati per consentire operazioni di cessione ed acquisto di crediti senza rischi.

La giungla delle cessioni dei crediti

La risposta del Mef ad un’interrogazione alla Camera ha confermato le criticità di un problema che cerca soluzioni da mesi, ma che non sembra solo sprofondare sempre più in fondo. In realtà l’interesse dei contribuenti è tutt’altro che calato, registrando in questi ultimi mesi seguenti allo stop alle cessioni, un aumento del numero di cessioni comunicate all’Agenzia delle Entrate pari a 31 miliardi di euro, raggiungendo il totale di 141 miliardi da ottobre 2020.

Essendo in numero davvero irrisorio le Banche cha hanno riaperto all’acquisto dei crediti edilizi dei bonus, hanno iniziato a popolare il mercato queste nuove piattaforme, tramite tra cedente e cessionario. FederBonus si affianca alle già famose SiBonus e Girocredito, mettendo a disposizione degli utenti “una tecnologia sicura con una metodologia di pagamento all’avanguardia che garantisce cedenti e cessionari”.

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Per avviare una pratica è sufficiente registrarsi sul sito dell’associazione e caricare i propri dati. La pratica sarà consultabile attraverso la piattaforma, in qualunque momento da pc o mobile.

Esposti relativi a cessioni legate al Superbonus sono cresciute del 700%

Il rischio di questa situazione instabile è confermato anche dal rapporto pubblicato qualche giorno fa da Bankitalia sugli esposti dei clienti: le operazioni di cessione del credito di natura fiscale riconducibili al Superbonus 110 per cento, sono cresciute del 700%.

Nel 2022 la Banca d’Italia ha ricevuto 173 esposti con cui sono state lamentate difficoltà nelle operazioni di cessione dei crediti di natura fiscale. Le segnalazioni sono aumentate sensibilmente rispetto al 2021 (24); nel primo trimestre di quest’anno sono state 51, oltre il triplo nel confronto con il corrispondente periodo del 2022 (16). Sull’andamento delle segnalazioni hanno influito le modifiche normative apportate, che si sono riflesse sui controlli che le banche devono eseguire per verificare la fattibilità tecnica dell’operazione di cessione del credito”, si legge nella Relazione della Banca d’Italia. In poco più della metà dei casi segnalati dopo l’esposto alla Banca d’Italia, l’operazione ha potuto proseguire il suo iter.

Un cantiere di Superbonus necessita, oltre che di ingenti risorse economiche, anche del tempo necessario per le pratiche edilizie, la progettazione, l’acquisto dei materiali, l’esecuzione dei lavori e tutto l’iter per le asseverazioni e attestazioni. Tempistiche non compatibili con le modifiche apportate al testo normativo mediante provvedimenti d’urgenza che non hanno solo stravolto le regole in corsa ma anche sfiduciato tutti gli attori che avrebbero dovuto far funzionare la misura”, ha commentato Federcontribuenti in occasione della presentazione della piattaforma FederBonus.

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