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Restauro o nuova costruzione, la facciata solare adattiva per ogni condizione

La facciata solare adattiva dell'Empa si autoregola in base alla presenza di persone, alla temperatura, alla quantità di CO2 e alla massima produzione energetica

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Moduli dell’ASF Adaptive Solar facade – credits: Architecture and Building Systems (A/S)

Grazie alla struttura leggera questa facciata solare adattiva può essere applicata a qualsiasi edificio

(Rinnovabili.it) – Funziona a pieno regime la Facciata solare adattiva parte integrante di HiLo, l’ultimo modulo abitativo aggiunto al complesso di ricerca NEST, nel campus di Empa a Duebendorf in Svizzera.

Sviluppata dai ricercatori della Cattedra di Architettura e Sistemi di Costruzione (A/S) dell’Istituto, l’ASD, Adaptive Solar Facade, si compone di delicati moduli fotovoltaici mobili che possono essere montati su una struttura leggera in aggiunta all’involucro dell’edificio.

Come sappiamo, la tipologia dell’involucro esterno influenza notevolmente la quantità di calore che penetra al suo interno e di conseguenza la qualità dell’ambiente. Trasformare la facciata in un sistema al contempo di produzione energetica e di riparo dai raggi diretti del sole, si è rivelata una strategia vincente.

Moduli leggeri adatti ad ogni condizione

Essendo installata su una struttura portante leggera, questa facciata solare adattiva si presta sia ad interventi di nuova costruzione che a lavori di restauro. Grazie al peso ridotto permette l’installazione in luoghi non adatti ai tradizionali sistemi solari.

Pur essendo un sistema a sé stante e perfettamente funzionante, la facciata solare adattiva garantisce la massima efficienza se integrata nel sistema di gestione dell’edificio.

L’efficienza dipende dall’interazione con altri elementi dl sistema edilizio, come l’illuminazione, il riscaldamento e la ventilazione.

La facciata è inoltre attrezzata per poter immagazzinare l’energia in eccesso, trasformandola in aria compressa e sfruttarla successivamente per regolare i moduli in caso di mal tempo ad esempio.

Controlli individuale o automatizzato

Moduli dell'ASF Adaptive Solar facade - credits: Architecture and Building Systems (A/S)
Moduli dell’ASF Adaptive Solar facade – credits: Architecture and Building Systems (A/S)

Ciascun modulo della facciata solare adattiva è regolabile individualmente dall’occupante della stanza per gestire la vista verso l’esterno. Allo stesso tempo la facciata reagisce alla quantità di radiazione solare, ruotando i moduli per la massima produzione energetica, o per ombreggiare gli ambienti interni, fornendo anche la possibilità di lasciar penetrare all’interno una parte di luce solare indiretta, riflessa dal soffitto. Le molteplici combinazioni offerte dalla facciata solare adattiva rendono sempre ottimale il comfort interno, regolandosi autonomamente anche in base alla presenza o meno di occupanti nella stanza.

Il cervello robotico della facciata

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Dettaglio del modulo pneumatico di controllo – credits: Architecture and Building Systems (A/S)

Il progetto combina tecnologia, robotica e architettura. Ogni modulo può essere regolato individualmente grazie all’aiuto di So-Ro Track, un attuatore in materiale morbido gestito da un algoritmo appositamente sviluppato. Per poter seguire al meglio il sole, ogni cella fotovoltaica può essere ruotata di diverse angolazioni su ciascun asse.

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Per studiare le interazioni della facciata solare adattiva nella realtà, il sistema è stato installato presso la House of Nature Resources (HoNR) di Zurigo e nell’unità HiLo. Entrambe le sperimentazioni hanno reso possibile la commercializzazione del prodotto, che già dal prossimo anno sarà disponibile.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.