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Entro il 2014 sorgerà la prima casa stampata ‘senza fine’

Utilizzando una speciale stampante 3D, sabbia, leganti e fibra di vetro e mettendo in pratica il concetto matematico del Nastro di Mobius sarà possibile "stampare" e costruire architetture dalle infinite dimensioni

(Rinnovabili.it) – Dopo la piccola casa in legno costruita fai-da te dagli architetti dello studio danese 1:1 Eentileen, la prima architettura stampata di grandi dimensioni potrebbe sorgere in Olanda entro il 2014. La casa soprannominata “Landscape House” è stata progettata dall’architetto Janjaap Ruijssenaars dello studio olandese Universe Architecture in collaborazione con lo scienziato Rinus Roelofs, partendo dal concetto matematico della cosiddetta “Striscia di Mobius”, una sorta di nastro composto da uno stesso materiale che si dispiega attorno ad un anello centrale, racchiudendo lungo tutta la sua lunghezza, le numerose funzioni di cui necessità una’abitazione.

La casa sarà composta da una serie di elementi da 6 x 9 metri realizzati in digitale con uno speciale collegato alla D-Shape, la speciale stampante 3D che trasforma masteriali inorganici e sabbia, in un oggetto tridimensionale attraverso un processo “stereolitografico”.

“E’ una casa senza inizio ne fine, aperta sul paesaggio”, ha affermato l’architetto Ruijssenaars durante un’intervista, sottolineando la rivoluzionarietà del sistema per stampa D-Shape, con il quale “premendo semplicemente il tasto ‘invio’, gli architetti potranno vedere realizzato il proprio edificio, senza intermediari per costruirlo”.

Ogni “pezzo” della Landscape House sarà stampato con sabbia e leganti, mentre per rafforzare i giunti di unione tra i vari elementi, verrà utilizzata la fibra di vetro e cemento; tutti i restanti elementi della casa, come le vetrate o le porte, sono invece realizzate ed assemblate secondo i metodi tradizionali.

Non è la prima volta che si parla di stampare “l’architettura”, numerose sono le sperimentazioni in fase di studio, sicuramente ciò che hanno in comune è l’estrema rapidità del processo che riduce drasticamente le innumerevoli spese di cantiere, di posa in opera e di fabbricazione degli elementi stessi. Se fino ad ora questa tecnologia si limitava a soluzioni architettoniche di ridotte dimensioni, utilizzando quale unico materiali costruttivo il legno, grazie alla “Landscape House” sarà possibile dimostrare le molteplici potenzialità di questa nuova tecnologia.