A 4 mesi dall'evento sono già numerose le iniziative avviate dedicate alla riqualificazione urbana, premiando gli esempi virtuosi ed inventando nuove soluzioni
(Rinnovabili.it) – Entra nel vivo la Biennale dello spazio Pubblico di Roma, organizzata anche per la sua seconda edizione dall’INU, Istituto Nazionale di Urbanistica e che quest’anno avrà come titolo “Viaggio nei comuni delle buone pratiche. Prove di Città“.
L’evento che si svolgerà a Roma tra il 16 e il 19 maggio, oggi più che mai si presenta come un importante momento di condivisione che coinvolge amministratori e cittadini, scuole e università, categorie professionali e imprenditoriali, per fare il punto della situazione sullo stato attuale delle nostre città e sui problemi, più o meno gravi, che quotidianamente i cittadini sono chiamati a risolvere.
Accanto all’INU all’organizzazione della Biennale hanno partecipato anche numerosi partner quali la Facoltà di architettura Roma Tre, l’Ordine degli Architetti di Roma e la Casa dell’architettura, Cittalia – ANCI, il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori, Legambiente ed In/Arch.
In anticipo di quasi quattro mesi sulla data di inizio, alcuni eventi organizzati in occasione della Biennale dello spazio pubblico, hanno già preso il via, come il “Viaggio nei comuni delle buone pratiche” grazie al quale sarà possibile visitare alcuni dei Comuni che a maggio diverranno protagonisti grazie ai numerosi laboratori organizzati e legati alle tematiche della sostenibilità, della sicurezza, del verde, della valorizzazione del patrimonio storico ed ovviamente dello spazio pubblico.
Entro fine marzo sarà dunque possibile iscriversi e partecipare ai numerosi bandi organizzati in relazione alla Biennale, come “Progetto e gestione degli spazi pubblici”, rivolto alle amministrazioni, ai progettisti e alle associazioni no profit, che premierà la capacità di valorizzare la realizzazione di un buon progetto di spazio pubblico (già collaudato) attraverso un adeguato piano di gestione e manutenzione; o il concorso “Spazio pubblico/network/social innovation” che invece a far emergere idee che reinventino lo spazio pubblico nell’ambito della progettazione di nuovi sistemi di riuso degli spazi pubblici, di ex aree industriali, produttive o abitative dismesse oppure con la costruzione di network (reali o virtuali) e metodologie di orientate all’innovazione sociale.