Lo ha deciso la Giunta regionale che, approvando una convenzione con l'Enea, ha delegato quest'ultima a realizzare un sistema informatico
La problematica relativa alla certificazione energetica è di estrema importanza per gli organi decisionali, se si tiene conto del fatto che il 25-30 per cento del consumo energetico finale è imputabile al patrimonio residenziale. In Abruzzo risultano poco più di 328 mila gli edifici censiti, e 658 mila le abitazioni. L’Abruzzo incide quindi nella media italiana dei consumi per il 2,41 per cento sul residenziale e per il 3,4 per cento sugli edifici. L’83 per cento del patrimonio immobiliare è stato costruito prima del 1981 ed è pari a 91,93 metri quadri la media della superficie abitativa. Insomma, secondo la strategia del “20.20.20” sul clima, se si efficientasse il patrimonio edilizio in Abruzzo si potrebbe ottenere un risparmio non inferiore al 30 per cento.”Un obiettivo, quello del risparmio energetico – hanno spiegato il direttore del Settore energia, Antonio Sorgi, ed il dirigente, Iris Flacco, ritenuto nodale dalla stessa Unione europea, ancor prima dello sviluppo delle energie alternative”. Il sistema informatico per la certificazione energetica “è un punto di partenza di sicuro interesse per l’Enea – ha proseguito il responsabile della rete territoriale dell’Agenzia nazionale, Mauro Marani – perché omogeneizzare i dati a livello nazionale è obiettivo strategico anche nella prospettiva del catasto energetico. L’esperienza abruzzese, la prima a partire ufficialmente, sarà un punto di partenza nella costruzione di una mappatura statistica che grazie anche all’introduzione di verifiche e di adeguati controlli, consentirà di ottenere una classifica degli edifici decisamente rappresentativa della realtà”. Le certificazioni, come recita la legge nazionale, potranno essere rilasciate soltanto dai soggetti iscritti agli albi.