Pubblicato il report Enea Superbonus al 31 gennaio 2023 con la spesa a carico dello Stato che supera i 71 mld di euro ed oltre 370mila asseverazioni
Il report Enea Superbonus conferma un investimento medio per i condomini di 598.813 di euro
(Rinnovabili.it) – Secondo il report Enea sul Superbonus al 31 gennaio 2023 l’investimento complessivo ha superato i 65 miliardi di euro per 372.303 asseverazioni totali.
Di pari passo sale anche la spesa a carico dello Stato giunta ad oltre 71,7 mld di euro, dei quali il 76,2% per lavori conclusi con detrazioni maturate giunte a 54,7 mld di euro.
Nonostante le numerose modifiche normative e l’incertezza sul futuro, la misura continua ad attirare investimenti crescendo di 2,7 mld in un mese. Una cifra che torna ad equilibrarsi con le medie passate, e si differenzia dai 4 mld di euro registrati alla fine dello scorso anno o del picco di 8 mld di fine agosto dovuto alle prime restrizioni ventilate in tema di aliquote.
Le asseverazioni nei condomini superano le 50.000 unità
A guidare la classifica registrata da Enea sul Superbonus sono ovviamente i condomini, con un incremento di 3.160 asseverazioni ed un aumento della spesa a fine gennaio pari a 1,69 mld superando i 30 mld totali. Le incertezze dovute alle restrizioni normative che hanno permesso solo ad un numero limitato di interventi di proseguire con l’aliquota al 110%, si legge anche nelle unifamiliari. Le asseverazioni totali nelle villette sono 21.105, un incremento di circa 6.000 unità nell’ultimo mese, con 24,4 mld di euro di investimenti. Numeri totalmente diversi di quelli di fine estate, quando la scadenza del 30 settembre imposta ai lavori nelle villette ha visto schizzare il numero delle asseverazioni in un solo mese a ben 16.378 unità.
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Le unità indipendenti sono le più altalenanti nel corso dell’anno. Nel mese di gennaio le asseverazioni sono cresciute di 3.220 unità leggermente meno rispetto alla media, portando il totale a 105.945.
Superbonus, ma quanto cosa davvero?
Nonostante il report Enea sul Superbonus conferma la continua crescita di questa misura che piace agli italiani ed incentiva la riqualificazione totale degli immobili, il problema della spesa a carico dello Stato rimane un problema irrisolto. Le previsioni iniziali si erano fermate a 36,55 mld di euro, i 71,7 mld di fine gennaio alzano la spesa di circa 35 mld. Tuttavia è bene ribadire le diverse interpretazioni a cui si prestano le spese complessive dovute al Superbonus e che per alcune fonti accreditate (CNI, Censis, ANCE) andrebbero calcolati a monte dell’aumento del gettito fiscali e della produzione indiretta.
Inoltre questa mattina è stata votata favorevolmente la revisione della Direttiva UE Case Green che imporarrà entro qualche anno, una ristrutturazione massiccia del patrimonio immobiliare degli stati membri. Senza incentivazioni adeguate, imprese e cittadini saranno in grado di sobbarcarsi le spese per un futuro a emissioni zero?
