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Elezioni settembre 2022: l’appello degli architetti su bonus , burocrazia ed equo compenso

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Foto di Malachi Witt da Pixabay

Tra le proposte l’idea di rendere strutturali i bonus edilizi

(Rinnovabili.it) – Mancano pochi giorni alle elezioni di settembre 2022 e in un clima di costante incertezza, anche gli Architetti ed i Professionisti Tecnici provano a farsi sentire, nella speranza di fare appello a tutte le forze politiche.

E’ il caso dell’Ordine degli Architetti di Roma che in un recente comunicato ha avanzato al prossimo Governo alcune proposte reputate prioritarie e legate alla professione ed al ruolo dei professionisti nella società.

“Gli architetti si mettono al servizio della comunità” esordiszcono gli architetti, tuttavia serve una visione unanime per mettere le competenze di un gruppo di professionisti, al servizio del Paese. “

La figura professionale dell’architetto – sottolinea l’Ordine di Roma – “deve essere al centro del dibattito sulla costruzione del vivere e dell’abitare. L’architetto è colui che immagina, progetta, interpreta il mondo presente e futuro. Occorre restituire all’Architettura un ruolo centrale”. E’ per questo che sarà essenziale coinvolgere queste figure professionali nell’emanazione di leggi che intervengono sugli spazi pubblici e sui nostri edifici. Non bastano i soli interessi economici e temporali per la riqualificazione.

Sburocratizzazione della macchina amministrativa

Tra le azioni da mettere in campo dopo le prossime elezioni di settembre e con la prossima legislatura, sarà necessario sviluppare e tracciare proposte concrete per semplificare l’infinita burocrazia che limita gli interventi. Fatto emerso chiaramente dopo i bonus edilizi. L’accesso agli atti e la digitalizzazione non sono più un elemento facoltativo, ma devono diventare una priorità per velocizzare questo meccanismo ormai poco efficiente.

Anche la rigenerazione urbana al centro del dibattito

Tra le urgenze individuate dall’Ordine di Roma: riproporre il Disegno di Legge sulla rigenerazione urbana come strumento finalizzato al recupero e alla valorizzazione del territorio e “alla promozione di politiche urbane integrate e sostenibili”. La preoccupazione è infatti quella che cambiato il Governo, possano cambiare anche gli accordi difficilmente raggiunti al scorsa legislatura, sulla legge per la rigenerazione urbana.

Altre priorità saranno la definizione del Disegno di Legge sull’equo compenso “per ridare dignità ai professionisti che svolgono un importante ruolo sociale”; la definizione del ruolo del professionista nel Codice Contratti; l’eliminazione dell’appalto integrato e la promozione dei concorsi a due gradi come procedura di affidamento ordinaria, “perché la qualità del progetto corrisponde alla qualità della vita dei cittadini”. (FN)

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I bonus edilizi al centro del dibattito anche per la RPT

Ma non è solo l’Ordine di Roma ad aver fatto appello alla prossima legislatura in attesa delle elezioni di settembre. Anche la Rete Professioni Tecniche ha esposto diverse proposte alle forze politiche. Un tema ricorrente è quello dei bonus edilizi e Superbonus. La RPT sulla scorta di numerose rilevazioni statistiche effettuate dal Centro Studi del CNI, “ritiene di poter affermare che questi abbiano rappresentato un grande successo, rivelandosi un volano per la crescita economica del Paese. I numeri ci dicono che a fronte di investimenti da parte dello Stato, la spesa è stata ampiamente ripagata in termini di ritorni fiscali, crescita del Pil e dell’occupazione. Anche in considerazione di certi orientamenti divergenti provenienti dal mondo politico sul Superbonus, la RPT ritiene che i tempi siano maturi per ridefinire la portata ed i meccanismi di funzionamento di tali incentivi, garantendone tuttavia l’operatività ben oltre il 2025.cInsomma i provvedimenti dovrebbero diventare strutturali.

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