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La proposta di Legambiente per dimezzare i consumi energetici

(Rinnovabili.it) – Il dispendio energetico delle nostre case si sta trasformando in un problema ingestibile? La soluzione per dimezzare i consumi arriva da Legambiente.

Si è concluso da poche ore il convegno dedicato all’Efficienza Energetica in Edilizia organizzato dall’associazione ambientalista in collaborazione con AzzeroCo2, nel corso del quale è stato presentato un nuovo sistema di incentivazione che potrebbe portare a ridurre  i consumi energetici degli edifici condominiali fino al 50%.

 

L’evento è servito inoltre per fare il punto della situazione sui progressi legislativi nazionali in rapporto alle Direttive europee sull’efficienza energetica, nel tentativo di individuare i limiti della norma italiana, al fine di avviare un’importante intervento di riqualificazione sul patrimonio edilizio italiano.

All’incontro hanno preso parte importanti protagonisti del panorama nazionale, tra i quali Emilio Dalmonte (Vicedirettore rappresentanza in Italia della Commissione Europea), Mario Gamberale (AD AzzeroCO2), Edoardo Zanchini (Vicepresidente Legambiente), Luciano Barra (Ministero dello Sviluppo economico), Leopoldo Freyrie (Presidente Consiglio nazionale architetti), Antonio Gennari (Vice direttore Ance), Carlo Manna (Enea), Gianni Silvestrini (Coordinamento FREE), Francesco Ferrante (vicepresidente Kyoto Club), Beppe Gamba (Presidente AzzeroCO2).

 

INTERVENIRE SUI CONDOMINI – L’attenzione è stata focalizzata non a caso sugli edifici condominiali, residenza di oltre 4 mln di italiani e dove i consumi sono troppo spesso decisamente più alti della già elevata media nazionale. Con gli strumenti normativi oggi in nostro possesso, le speranze di ridurre almeno in percentuale le spese economiche ed energetiche si assottigliano sempre più, anche per questo motivo occorre introdurre un nuovo sistema di incentivi sottolinea Edoardo Zanchini Vicepresidente di Legambiente- che si applichi allo specifico dei condomini, se si vuole offrire una possibilità reale di riduzione della spesa energetica alle famiglie e, al contempo, aggredire la parte più consistente dei consumi energetici che provengono dall’edilizia”.

Secondo l’associazione ambientalista, l’ispirazione potrebbe essere tratta dal sistema inglese del Green Deal, che permette alle singole famiglie di effettuare interventi di efficientamento energetico praticamente a costo zero, ripagati poi grazie alla riduzione dei consumi energetici. Per poter attualizzare questi concetti alla situazione italian, Legambiente ha indicato quali intermediari, le imprese di costruzione e le Esco, restituendo per altro vigore al settore edile.

 

 

“Gli spazi di intervento per rendere i nostri edifici energeticamente più efficienti – ha dichiarato Beppe Gamba, presidente di AzzeroCO2 – sono assai ampi, come dimostrano tutti gli studi conosciuti. Gli ostacoli economici che oggi le famiglie hanno a realizzare interventi di questo tipo possono essere superati (creando anche buona occupazione) con l’intervento diffuso delle Energy Service Company (ESCo) che investono in proprio e recuperano l’investimento con il risparmio realizzato in bolletta. Ma perché questo meccanismo virtuoso possa diffondersi occorrono nuovi strumenti, come quelli che raccontiamo oggi, e un Fondo di Garanzia per il credito alle imprese. Confidiamo che nel nuovo Parlamento si possano affrontare in modo costruttivo questi temi”.

 

LA PROPOSTA DI LEGAMBIENTE – La proposta di Legambiente è di introdurre nel sistema dei titoli di efficienza energetica (TEE) una nuova scheda legata alla certificazione energetica degli edifici in base agli interventi di riqualificazione. Le operazioni di miglioramento sarebbero affidate alle Esco tramite le imprese di costruzione che si impegnerebbero in prima persona a raggiungere determinati risultati di riduzione dei consumi attraverso la certificazione ed il salto di classe energetica di tutti gli alloggi.

Partendo da questo meccanismo, Legambiente ha effettuato una simulazione prendendo come esempio una serie di edifici condominiali di Milano, Roma e Bari, riscontrando un rientro economico grazie agli incentivi pari al 31-36%, a cui si andrebbe ad aggiungere il guadagno legato al meccanismo delle Esco. Così facendo gli inquilini otterrebbero una riduzione delle bollette per il riscaldamento  del 50% entro un massimo di 11 anni, corrispondenti ad una cifra che varia tra gli 800 e i 1300 euro l’anno.

 

Non si tratta di un intervento fine a se stesso. Attuando la proposta di Legambiente sarebbe possibile intervenire su 200mila alloggi all’anno (circa 14 mila condomini) mettendo in moto un investimento pari a 3 mld di euro, creando 120 mila nuovi posti di lavoro per tutto il periodo dal 2014 al 2020.

 

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