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Efficienza energetica edifici: il manuale per orientarsi nella scelta

Il Buildings Performance Institute Europe ha pubblicato un documento per aiutare gli Stati europei ad adeguarsi alle Direttive, individuando una metodologia per i livelli ottimali di efficienza in funzione dei costi

(Rinnovabili.it) – Arriva dal Buildings Performance Institute Europe (BPIE) il manuale per aiutare gli Stati membri ad adeguardi alle richieste europee, orientandosi nella scelta delle metodologie ottimali per il raggiungimento della massima efficienza energetica degli edifici con il minimo dei costi.

 

Con l’entrata in vigore della Direttiva Europea 2010/31/UE sull’efficienza energetica degli edifici, tutti gli Stati Membri sono stati chiamati a fissare i requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici e dei componenti edilizi, per arrivare a stilare una metodologia di riferimento in grado di mettere in evidenza il rapporto costi-benefici degli interventi.

Quest’ultimo punto rappresenta una sostanziale novità a livello europeo, introducendo per la prima volta nell’analisi delle prestazioni, anche il ritorno economico ed energetico nell’utilizzo successivo dell’edificio, i tempi di ammortamento ed i guadagni a livello gestionale.

Per facilitare il recepimento della Direttiva, la Commissione europea ha pubblicato lo scorso anno il Regolamento relativo alle metodologie di calcolo dei livelli minimi ottimali di rendimento energetico degli edifici, integrando questo documento le Linee Guida per l’attuazione del regolamento.

A prescindere dal caso Italia, ancora piuttosto indietro sul recepimento delle Direttive europee essendosi appena (gennaio 2013) adeguata alla passata direttiva 2002/91/CE,la scelta metodologica concessa agli Stati Membri è fin troppo flessibile tanto da aver generato alcune incomprensioni e facili ritardi sulla presentazione dei regolamenti nazionali.

 

Il rapporto costi-benefici


Il Buildings Performance Institute Europe (BPIE) ha perciò deciso di stilare un documento che possa essere utilizzato dagli Stati Membri, per orientarsi nella scelta delle metodologie e dei requisiti minimi, una sorta di linee guida per facilitare l’individuazione dei benefici legati all’efficientamento delle strutture. L’obiettivo principale è quello di valutare le implicazioni dei differenti parametrici, condividendo le buone pratiche attuate dai Paesi dell’UE.

Il documento illustra tre casi studio, elaborati grazie al supporto di consulenti locali provenienti dall’Austria (e-Sieben), dalla Germania (IWU) e dalla Polonia (BuildDesk), concentrando l’attenzione sul rapporto costi-benefici degli edifici plurifamiliari e unifamiliari, per dimostrare la fattibilità di interventi anche ad altissimo potenziale innovativo a prezzi assolutamente accessibili.

 

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