Secondo l’ultimo report del Governo, passare alla classe C costa per ogni alloggio circa 7.500-7.800 sterline
(Rinnovabili.it) – Una notizia allarmante sta rimbalzando sui principali media del Regno Unito. Il Governo di Rishi Sunak sarebbe pronto a rivedere, al negativo, gli obiettivi di efficienza energetica delle case in affitto.
Secondo alcune fonti di Whitehall, questo cambio di rotta sarebbe dovuto alle pressioni da parte della “lobby dei proprietari di casa” preoccupati dei costi di efficientamento che avrebbero dovuto sostenere nei prossimi anni.
Almeno classe C entro il 2025
In UE si discute sulla revisione della Direttiva sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici (EPBD) che imporrà agli Stati Membri di raggiungere la classe energetica E entro il 2030 per tutti gli edifici residenziali. L’obiettivo emissioni zero entro il 2050 del Regno Unito invece, aveva fissato uno step intermedio per gli alloggi in affitto che, a partire dal 2025, avrebbero dovuto garantire il raggiungimento della classe C.
Ma secondo l’ultimo report pubblicato dal Governo, il peso sulle tasche dei proprietari di casa per il passaggio alla Classe energetica imposta dalla norma, si aggira attorno alle 7.500-7.800 sterline. Cifra che i proprietari non sono disposti a spendere senza un contributo da parte del Governo.
Ecco perchè, fonti vicine a Whitehall, hanno afferamto l’arrivo imminente di una riforma che “ammorbidisca” le politiche verdi sulla casa.
Oltre la metà degli alloggi in affitto sono sotto la classe D
“Ci sono circa 1,2 milioni di famiglie nel settore degli affitti privati che vivono in condizioni di povertà energetica. Questi regolamenti sono essenziali se vogliamo sollevare quelle persone dalla povertà energetica e qualsiasi ritardo serve a mantenere le persone in quella situazione orribile. Se non puoi permetterti di riscaldare la tua casa, sei più suscettibile ai problemi di salute che possono derivare dal freddo”, afferma Dan Wilson Craw, vicedirettore generale di Generation Rent, in un’intervista al The Guardian.
Secondo le statistiche nazionali sulle prestazioni degli immobili, solo il 47% delle abitazioni si piazza tra la classe A e la C. Con un 43% in classe D ed un 10% nelle ultime tra Classi energetiche E-F-G, criteri di assegnazione che però non coincidono con i nostri.
La riforma dell’EPC ed il cambio di rotta rispetto agli standard di efficienza energetica delle case in affitto per offrire “maggiore respiro” ai proprietari sui requisiti green, non si è palesato casualmente. La mossa di Rishi Sunak arriva dopo il risultato elettorale di Uxbridge che ha visto la vittoria a sorpresa dei conservatori in opposizione alle iniziative più green del governo.