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Efficientamento edifici: come ignorare i 200 mln del Fondo Kyoto

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Il MiTE ha riaperto il finanziamento per l’efficientamento egli edifici con una nuova trance da 187 mln

(Rinnovabili.it) – Un biennio particolare quello appena conclusosi, forse anche per questo i 200 milioni messi a disposizione del Fondo Kyoto per l’efficientamento degli edifici, sono passati “inosservati”.

Alla data di chiusura del bando, il 20 dicembre 2021, solo 13 milioni di euro erano stati richiesti dagli Enti Locali. Motivo per il quale il MiTE e il Mef, di concerto con MiSE, Min. Istruzione e Min. Università e Ricerca hanno deciso di riaprire i termini del bando fino al 21 luglio 2022, con un finanziamento complessivo pari a 187 milioni di euro.

Le tipologie edilizie finanziabili

Le risorse sono destinate a migliorare l’efficientamento energetico ed idrico di alcune tipologie di immobili sia di proprietà pubblica che di solo uso:

Tra i beneficiari, inoltre, rientrano anche i Fondi di investimento immobiliare.

Gli interventi ammessi

I prestiti messi a disposizione del Fondo Kyoto hanno un tasso di interesse dello 0,25% per una durata massima di 20 anni.

Coloro che desiderano farne richiesta dovranno intervenire sull’efficientamento dell’edificio in termini energetici o idrici. Gli interventi ammessi dovranno garantire un salto di almeno 2 classi energetiche. I lavori ammessi sono:

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Per conoscere nel dettaglio le modalità con le quali usufruire del Fondo bisogna fare riferimento al decreto interministeriale 11 febbraio 2021 ed alle Faq messe a disposizione del Mite.

E’ importante sapere che la procedura di ammissione va in ordine cronologico di ricezione delle istanze, fino ad esaurimento dei fondi. Problema, tuttavia, che per lo scorso anno non sembra esserci stato.

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