(Rinnovabili.it) – Collaborazione d’alto livello per studiare l’evoluzione e promuovere la diffusione dei una cultura edilizia sostenibile. In occasione del III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 infatti, la no-profit GBC Italia leader di settore per l’efficienza e la sostenibilità, e Nomisma SpA una delle principali società operanti in campo nazionale ed europeo nel mercato della ricerca economica e sociale, hanno intrapreso una collaborazione avviando un’indagine indirizzata a conoscere la diffusione e la conoscenza dei protocolli di certificazione ambientale ed energetica, nel campo immobiliare.
Tra i più conosciuti ed affermati, si è confermato ai primi posto il protocollo di certificazione LEED, elaborato dallo stesso GBC (Green Building Council), confermando ancora una volta la sua leadership internazionale.
La collaborazione tra GBC Italia e la società Nomisma porterà prima di tutto alla “diffusione di una cultura legata ai concetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale” mettendo in atto una serie di strategie comuni, anche attraverso incontri pubblici e workshop aperti a tutti i professionisti, che possano contribuire concretamente a ridurre l’impiego delle fonti energetiche fossili e non rinnovabili, partendo prima di tutto dall’innovazione tecnica e tecnologica in campo edilizio.
“La collaborazione con un ente di ricerca autorevole come Nomisma è molto importante per GBC Italia – afferma Mario Zoccatelli, presidente di GBC Italia – il settore dell’edilizia sta attraversando una fase di forti cambiamenti strutturali che è indispensabile monitorare e osservare attraverso attività di ricerca come quelle svolte da Nomisma, che supportano gli operatori della filiera nell’individuazione delle migliori strategie di mercato. ”
“Tra le ragioni che relegano il nostro mercato immobiliare su posizioni di retrovia a livello internazionale – dichiara Pietro Modiano, presidente di Nomisma – si annovera il gap di qualità e di sostenibilità dello stock offerto. Questa perdurante fase di difficoltà può essere l’occasione, insieme a soggetti qualificati e con una proiezione internazionale come il Green Building Council, per ripartire dai fondamentali e agganciare, con un approccio meno solista, alcune traiettorie di sviluppo futuro urbano e immobiliare validate a livello internazionale”.