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Edilizia sostenibile: 839 esempi di Comuni italiani virtuosi

(Rinnovabili.it) – Esiste un cambiamento in atto nella filiera italiana delle costruzioni, silenzioso, sottile e al tempo stesso consistente. E’ quello determinato dal progressivo riadattamento dei regolamenti edilizi comunali attraverso l’introduzione di nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali. Chiave di lettura fondamentale per raccontare il cambiamento in corso in Italia nel modo di progettare e costruire, questi strumenti normativi sono al centro dell’indagine annuale dell’Osservatorio ONRE, promosso da Cresme e Legambiente, che raccoglie puntualmente quanto succede nei diversi territori, le novità, le spinte e i risultati raggiunti nel Rapporto sull’innovazione energetica in edilizia. In attesa della pubblicazione del documento 2011, che verrà presentato nella sua completezza a dicembre di quest’anno, Legambiente e Cresme hanno presentato alla Fiera di Bologna, nell’ambito del SAIE, le prime anticipazioni.

Anticipazioni che confermano un felice trend per la filiera edilizia nostrana: sono 839 i Comuni che, nell’analisi dell’Osservatorio NRE, hanno modificato i propri Regolamenti Edilizi per introdurre obiettivi di sostenibilità per lo più nel centro-nord, nonostante inizino a crescere anche i numeri delle regioni del sud, in particolare in alcune zone di Campania, Puglia e Sardegna. In valori assoluti, è la Lombardia a mostrare la quantità più elevata di Comuni “virtuosi”(223) seguita dall’Emilia-Romagna (121), Veneto (87) e Piemonte (64).

Isolamento termico: unico parametro affrontato in almeno un Comune per Regione, attualmente d’obbligo per 608 regolamenti. Un ruolo speciale è affidato ai tetti giardino, pratica promossa/incentivata in 51 comuni, di cui ben 31 nella sola Lombardia.

Rinnovabili: ben 459 amministrazioni locali prevedono l’obbligo d’installazione di pannelli solari termici, mentre in 482 è previsto l’allaccio di moduli fotovoltaici per tutti i nuvoi edifici.

Efficienza energetica: sono 312 i Comuni che hanno introdotto la promozione, l’incentivo o l’obbligo di allacciamento a una rete di teleriscaldamento, l’uso di pompe di calore o il collegamento a impianti di cogenerazione per il riscaldamento e la climatizzazione estiva delle case.

Orientamento e schermatura degli edifici: 431 regolamenti affrontano il tema dell’orientamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate, ma solo 15 presentano un esplicito divieto di costruire edifici o singole abitazioni con un unico affaccio verso nord.

Materiali da costruzione locali e riciclabili: in 382 amministrazioni locali i regolamenti dedicano particolare attenzione all’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione, promuovendo (324) o imponendo (27) quelli a “km 0”, naturali e riciclabili o con un lungo ciclo di vita.

Risparmio idrico: il recupero delle acque piovane, principalmente per l’irrigamento di giardini, ed il risparmio idrico, sono resi obbligatori in 463 Comuni italiani.

Isolamento acustico: 235 Comuni hanno introdotto questo aspetto nei loro regolamenti edilizi, di cui 158 prevedendo un limite preciso alle emissioni acustiche da rispettare e 44 fornendo incentivi in caso di raggiungimento di elevati livelli di isolamento.

Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore: sono 188 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro regolamenti edilizi, punto fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane e di conseguenza per evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione nei mesi estivi. In particolare, il Comune di Bolzano ha introdotto, dal 2004, un indice di certificazione della qualità dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde (il R.I.E. Riduzione dell’impatto edilizio). La certificazione è obbligatoria per tutti gli interventi edilizi, sia residenziali sia produttivi.

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