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Ance: il Patto dell’edilizia green salverà la crisi

Attraverso la "moneta urbanistica", l'edilizia green e la riqualificazione del patrimonio edilizio, sarà possibile uscire dalla crisi e rilanciare il settore e permettendo la nascita di vere green city.

Edilizia green per uscire dalla crisi(Rinnovabili.it) – Un “patto per lo sviluppo dell’edilizia green e la riqualificazione del patrimonio esistente saranno le chiavi per sconfiggere la pesante crisi e che caratterizzeranno i prossimi mesi di lavoro dell’Ance di Salerno.

 

Si parla di “moneta urbanistica” e premialità volumetrica per gli interventi di riqualificazione, nel documento strategico redatto dal Centro Studi dell’Ance di Salerno per definire le strategie di intervento che caratterizzeranno l’operato dell’Associazione fino al secondo semestre del 2014.

 

“Per fare ripartire il settore delle costruzioni – afferma il Presidente dell’Ance Salerno Antonio Lombardi – non c’è altra possibilità che insistere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Lo strumento che può certamente attrarre investimenti privati è quello della moneta urbanistica. Prevedere, cioè, premialità volumetriche per le imprese che decidono di intervenire, per esempio, abbattendo e ricostruendo edifici, rendendoli efficienti e innovativi dal punto di vista energetico oppure ristrutturandoli con materiali eco-compatibili“.

 

Ancora una volta sono i green building, l’edilizia green e gli interventi di riqualificazione ecosostenibile il mezzo per rivoluzionare il settore delle costruzioni oggi schiacciato dalla pesante crisi. Per l’Ance di Salerno gli attori del comparto edile, architetti, ingegneri, geometri, artigiani, imprese ed operai, dovrebbero “reinventare la filiera produttiva” improntandola a favore dell’edilizia green e della sostenibilità ambientale.

 

“Se si prevedono per le imprese aumenti di volumetria o cambi di destinazione d’uso di immobili – affermano i costruttori – gli Enti Locali potranno ottenere in cambio non solo flussi finanziari in entrata, ma anche la realizzazione di opere di rilevanza pubblica: aree a verde attrezzato come parchi o giardini pubblici, urbanizzazione e servizi nel sottosuolo” permettendo così la nascita di “veri e propri eco-quartieri”.