Si è conclusa oggi, 20 ottobre 2012, la quinta edizione del MADE Expo, la grande manifestazione internazionale incentrata sul mondo dell’edilizia, dell’architettura e del design, presso i padiglioni di Fiera Milano Rho.
Un evento incentrato quest’anno sul tema della sostenibilità e delle costruzioni green, declinati sia in termini di sfruttamento delle energie rinnovabili, sia sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, applicata per costruire il nuovo, ma anche per ristrutturare il patrimonio esistente. Esistente che assume nuovi ruoli e permette interessanti sbocchi e collaborazioni, tra aziende e imprese del settore, soprattutto in termini di riqualificazione energetica e migliorie tecnologiche.
Tra le caratteristiche di questa edizione, sicuramente c’è stata la stessa disposizione dello spazio espositivo di MADE Expo, questa volta suddiviso in 6 aree tematiche, corredate da numerosi eventi collaterali, in grado di fornire un momento di confronto e formazione, oltre che un panorama di novità nell’ambito delle costruzioni ai professionisti del settore.
Recupero e innovazione per il patrimonio esistente
Particolare attenzione, in questa edizione 2012, è stata posta al patrimonio esistente e storico, con numerosi prodotti, sia nell’ambito energetico, che strutturale, improntati ad ottenere edifici sicuri, confortevoli ed efficienti. Via libera quindi a soluzioni ottimali per il recupero ecosostenibile di edifici, con il minimo intervento invasivo, ma con una riduzione efficace e considerevole dei consumi di energia, utilizzando risorse rinnovabili, quali idrico eolico e solare.
L’attenzione ai materiali, tema forte della kermesse milanese, si è vista sia nell’innovazione e nella sperimentazione, con soluzioni innovative e tecnologicamente ed energicamente performanti, ma anche in riuso intelligente di risorse, comuni e diffuse, come il legno.
Case ecosostenibili e tecnologiche per il futuro
Tra le tematiche forti affrontate nell’ambito del MADE Expo, l’uso del legno e di materiali naturali nelle costruzioni è stato particolarmente sentito. Si evince non solo dall’alto numero di espositori e aziende specializzate nella costruzione di edifici in legno, ma anche dagli esempi e dai prototipi esposti in vari settori della kermesse.
Molto interessanti i prototipi esposti nello spazio Green Home Design, l’evento creato My Exhibition, che dopo l’edizione 2011 incentrata sul tema del Social Home Design, torna questa volta con prototipi in scala 1:1 di edifici ecologici e sostenibili, oltre che tecnologicamente avanzati. Tra i modelli in esposizione, in un’area di 1400 mq, 5 prefabbricati, progettati dagli architetti Marco Piva, Aldo Cibic e Massimo Mandarini, in collaborazione con altri giovani architetti e con grandi aziende del settore edilizio e dell’arredo. Quattro le soluzioni residenziali presentate, con rivestimenti e sistemi energetici, attivi e passivi, in grado di ridurre notevolmente i consumi.
Tra le tecnologie più curiose che sono state utilizzate, c’era una parete verticale vegetale, creata in collaborazione con Hydroplants, in grado di unire l’estetica green dell’uso di specie vegetali in facciata, con la funzionalità duratura e performante nel tempo e con il passare delle stagioni, grazie all’utilizzo di substrati di maggiori dimensioni e strati di finitura accompagnati da rete metallica, per una maggiore sicurezza.
Ma nello spazio Green Home Design è stato possibile visitare anche un prototipo di casa in legno e canapa, proposta da Cibicworkshop (Aldo Cibic e Tommaso Corà) e realizzata in collaborazione con l’azienda lecchese Equilibrium. L’edifico nasce dall’idea dall’utilizzo di materiali con una bassa impronta ecologica, da sfruttare a livello energetico, per le grandi capacità isolanti e il massimo comfort interno (parete con36 cm di spessore, U= 0,15). Coltivare una casa, così si chiama il progetto, utilizza, infatti, una modalità costruttiva contemporanea, che sfrutta però materiali naturali come la canapa, che un tempo è stata protagonista nella storia dell’agricoltura italiana soprattutto in certe zone e che riesce a regalare performance energetiche qualitativamente molto alte.
Rifiniture grezze ma confortevoli, colori caldi e piacevoli, queste le caratteristiche che hanno i mattoni biologici con cui è costruito l’edificio, che sono ottenuti dalla combinazione di truciolato vegetale di canapa, mischiato ad un legante a base di calce idrata; il risultato è un elemento altamente traspirante e naturale, che permette varie possibilità di applicazione, che spaziano dall’isolamento del tetto, ai vespai, fino alle murature di tamponamento e ai tavolati interni di un immobile, offrendo così massimo benessere e comfort per chi vi abita.
L’arch Mandarini, invece, sempre all’interno di Green Home Design, ha lanciato, oltre ad un modello di mini appartamento funzionale ed ecosostenibile, anche un prototipo di un asilo, ecologico: il Green Kinder House, pensato poi anche per un riutilizzo nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna.
L’asilo è nato come progetto non solo nel rispetto dei canoni della bioedilizia, con materiali performanti, naturali e specifici, improntati ad ottenere un ambiente modulare off grid e ad impatto zero, ma anche con l’intento di una progettazione antisismica specifica, per le utenze più deboli, ovvero i bambini.
All’interno dell’eco – nido, arredi, giochi e soluzioni di design for all, creati dl marchio emiliano Isaff, per sensibilizzare anche i più piccoli sul tema ambientale ed ecologico, attraverso l’uso dello spazio e di soluzioni tecnologiche che assecondino il bambino attivo e in continua crescita.
Ma i prototipi di Green Home Design non sono stati gli unici. Nell’ambito dello Smart Village i numerosi visitatori hanno potuto ammirare e visitare una passivhaus itinerante in scala 1:1: biosPHera, ovvero un edificio ed energia quasi zero, progettato con un’ottimizzazione energetica e ambientale, che rende l’edificio ecologico, sostenibile e quasi indipendente dal punto di vista energetico. La casa passiva è composta da due blocchi sistemati in modo asimmetrico, funzionali anche per il percorso espositivo, arricchito da effetti sensoriali, come luci suoni e prove di materiali, organizzato in modo da visitare la zona impianti da un alto e la composizione delle strutture delle pareti, arricchite da sensori, che ne indicano le performance, anche a seconda dell’orientamento, dell’esposizione e della fascia climatica in cui ci si trova lungo lo Stivale.
Attenzione ai costi e ai materiali
La crisi si fa sentire anche al MADE expo ma in termini positivi: molte le proposte di soluzioni di calcolo di consumi energetici e ipotesi di risanamento, in grado di apporre delle migliorie agli edifici, senza lasciare il cliente o l’utente finale nel dubbio dei costi fino al’ultimo. Molta attenzione anche ai materiali di costruzione, con largo impiego del legno, naturale e rinnovabile, in grado, in versione strutturale, di garantire ottimi standard costruttivi e di comfort, anche a livello di isolamento, sia termico che acustico, oltre che, con risultati ottimali anche per quanto riguarda parametri di tipo termo igrometrici, con alta traspirabilità e ottima resistenza anche nel campo dell’antisismica.
Arrivederci al 2013 con la Federazione di Saloni
Il MADE expo si chiude con grande presenza di pubblico e rinnova l’appuntamento per la prossima edizione, nell’ottobre 2013, diventando un evento biennale, negli anni dispari, a seguito dell’acquisizione di FederlegnoArredo, della quota di MADE eventi srl.
La nuova fiera sarà una Federazione di Saloni, 6 in tutto, riguardanti settori merceologici omogenei ma individuali, che vedranno come protagonisti Costruzioni e Cantieri, Involucro e Serramenti, Interni e Finiture, Città e Paesaggio, ma anche Energia e Impianti e Software e Hardware.