Vincitore al World Architecture Festival nel giardino naturale più grande al mondo tecnologie ingegneristiche per la produzione di energia rinnovabile e botanica riescono a convivere in perfetta simbiosi.
Inaugurato la scorsa estate i Gardens by the Bay sono nati dal progetto degli architetti dello studio Wilkinson Eyre Architects in collaborazione con i paesaggisti della Grant Associates che nei 101 ettari occupati sul waterfront di Singapore hanno realizzato le più grandi serre a controllo climatico del mondo le Flower Dome, 18 super alberi artificiali da 50 metri in grado di produrre energia rinnovabile oltre ad una cascata artificiale interna al giardino mediterraneo alta oltre 30 metri, assicurando nello stesso tempo la massima efficienza energetica con il minimo spreco di risorse. Il riconoscimento come “World Building of the year” è indubbiamente stato assegnato al progetto di Singapore anche per le numerose applicazioni tecnologiche per la produzione e per il risparmio energetico, riuscendo a ricreare internamente alle serre i più disparati climi del mondo intero, associandoli alla produzione di energia rinnovabile grazie all’impiego del fotovoltaico, della biomassa, del solare termico e del recupero delle acque piovane ovviamente per risparmiare sui consumi idrici necessari all’irrrigazione.
“La nostra idea per i Gardens by the Bay era quella di creare i giardini tropicali più incredibili del mondo, capaci di incorporare design all’avanguardia e principi ambientali di sviluppo sostenibile. – Ha affermato Andrew Grant, direttore della Grant Associates – Abbiamo dovuto affrontare sia le sfide sia del clima di Singapore sia la bonifica del waterfront della baia. Volevamo catturare il rapporto delle persone con la natura e utilizzando la tecnologia innovativa per creare uno stile di vita ricco, esperienze educative e ricreative sia per i residenti locali di Singapore che per i visitatori provenienti da tutto il mondo. Tutti questi elementi hanno influenzato la visione e la creazione dei giardini”.