Il progetto per il net-zero Hotel Marcel è dell’architetto e sviluppatore Becker
(Rinnovabili.it) – Nell’immaginario comune quando si parla di passivhaus, net-zero hotel o edifici carbon neutral si pensa immediatamente a strutture moderne, dove abbonda il legno e le tecnologie più innovative. Eppure non è sempre così, e la recente riqualificazione per l’Hotel Marcel a New Haven, nel Connecticut ne è un geniale esempio.
L’edificio di partenza era nientemeno che una famosa costruzione brutalista, sede dell’Armstrong Rubber Company, progettata dall’architetto Marcel Breuer, noto esponente del Bauhaus.
A trasformare l’edificio storico è Bruce Redman Becker, architetto e sviluppatore immobiliare, che nel 2020 acquistò di proprie tasche la struttura, passando i due anni successivi a ristrutturarla.
E tra pochi giorni l’Hotel Marcel verrà ufficialmente inaugurato, puntando ad una sfilza di certificazioni degna di nota: LEED Platinum, Net-zero hotel, Energy Star ed EnerPhit e Passivhaus.
Investire oggi per guadagnarci domani
E’ questa la filosofia che ha guidato la ristrutturazione, mettendo tra i guadagni anche l’importante aspetto della sostenibilità verso il Pianeta. Ma trasformare un edificio Brutalista costruito in cemento, in una costruzione che consuma meno energia di quella che produce non è semplice.
Grazie al supporto degli ingegneri della Steven Winter Associates, l’involucro è stato reso ermetico, senza intaccare in alcun modo l’aspetto estetico esterno della costruzione di Breuer.
L’isolamento termico è installato esclusivamente all’interno, grazie ad un sistema a celle chiuse collocato sulla faccia interna dei pannelli di calcestruzzo. Calcolando le singole interruzioni termiche, l’eventuale condensa attorno alle aperture, sostituendo gli infissi con tripli vetri, si è raggiunto il traguardo LEED e addirittura Passivhaus. Gran parte dei materiali impiegati provengono da percorsi di riciclo locali.
100% energia rinnovabile
L’Energia solare generata dagli array sui tetti e sul parcheggio fornisce il 100% dell’energia necessaria per l’illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento, ma anche per la ricarica delle auto elettriche. In una prima fase l’impianto fotovoltaico fornirà circa 550.000 kWh all’anno, arrivando in una seconda fase fino a 2,6 milioni di kWh all’anno.
Una pompa di calore VRF (Variable Refrigerant Flow), con gestione separata dell’aria fresca e scambiatore di calore, fornisce riscaldamento e raffrescamento. Peraltro, dopo il Covid-19, l’aria iniettata negli ambienti deve sempre essere fresca proveniente dall’esterno trattata.
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Anche le cucine, dove di fatto si consuma la maggior parte dell’energia, responsabili anche delle maggiori emissioni dovute agli impianti a gas, sono state trasformate. Modificando leggermente il menù stesso offerto ai clienti, tutti i cibi sono preparati esclusivamente impiegando elettrodomestici elettrici.
Domotica e controllo automatizzato
Tutta l’illuminazione è a LED e l’intero edifici è cablato con un sistema Power Over Eternet (PoE) più comodo da installare, meno dispendioso e che offre facile controllo da remoto. Inoltre un sistema di sensori, percepisce la presenza di occupanti nella stanza, abbattendo i consumi quando non necessari.
Da reliquia del passato a modello per il futuro
Riqualificare una struttura esistente piuttosto che demolirla dovrebbe essere una delle prime opzioni quando si affronta un progetto. Di questo ne è perfettamente convinto l’architetto Becker che da tempo sostiene che il restauro del patrimonio costruito dovrebbe essere visto come un modello per il futuro. Secondo le stime, nel Net-zero Hotel Marcel solo il 10% dei materiali è stato aggiunto, preservando la quasi totalità di quelli preesistenti e di conseguenza abbattendo il problema del carbonio incorporato.
Tra pochi giorni l’Hotel Marcel verrà inaugurato offrendo 165 camere ad una media di 200 dollari a notte, nelle quali non poteva che trovare posto la famosa sedia Cesca di Marcel Breuer.