Un’innovativa mappa GIS per il mondo dell’edilizia sostenibile
(Rinnovabili.it) – Vengono chiamati Plus Energy Building (PEB) ossia edifici a energia positiva, e rappresentano il passo progettuale successivo ai cosiddetti nZEB, edifici a energia quasi zero. Come il nome stesso fa intuire, la differenza è tutta nel bilancio energetico. Nei PEB, infatti, le misure di efficienza e risparmio energetico adottate permettono agli abitanti di produrre più energia rispetto al fabbisogno quotidiano.
A differenza degli nZEB, ormai consolidati all’interno delle normative europee, per gli edifici a energia positiva non esiste ancora un approccio comune, né una definizione condivisa a livello UE. Negli anni sono però nate diverse interpretazioni derivate sia da progetti di ricerca europea che da applicazioni pratiche.
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Per sostenere questo indirizzo progettuale e permettergli di prosperare, il progetto CULTURAL-E sta sviluppando “l’Atlante europeo del clima e della cultura per il design di edificio a energia positiva” (2CAP-Energy Atlas). L’iniziativa, portata avanti da Eurac Research, l’Università Ca ‘Foscari Venezia ed RMIT University, si concentra sull’identificazione di caratteristiche climatiche e culturali specifiche che influenzano il consumo energetico.
Il 2CAP-Energy ATlas
Un approccio innovativo attraverso cui definire soluzione adeguate per la nuova edilizia sostenibile. Strumenti come il 2CAP-Energy ATlas, creato per consentire agli utenti di concentrare gli sforzi di sviluppo su tecnologie appropriate per ogni destinazione progettuale. “Dopotutto – si legge sul sito – non sono gli edifici a consumare energia, ma le persone”. I partner hanno già lanciato la versione beta dell’atlante: è liberamente accessibile e aperta ad aggiornamenti e contributi provenienti da terze parti.
Per sviluppare l’Atlante, i ricercatori hanno intervistato i progettisti di edifici a energia positiva in quattro diverse aree climatiche dell’Unione europea. “Attraverso questi incontri abbiamo raccolto preziose esperienze e approfondimenti sulle pratiche PEB, identificando alcune delle sfide”, ha commentato Iván Luque Segura, ricercatore di RMIT Europe. “È interessante notare che i progettisti hanno rivelato come le abitudini culturali, ad esempio la doccia, il bucato o le pratiche di cucina […] possano influire sul bilancio energetico di un edificio”.
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Combinando casi di studio, politiche edilizie ed esperienze reali, il team ha creato una mappa GIS interattiva e stratificata dell’Europa per assistere i progettisti, responsabili politici e ricercatori, offrendo dati reali dagli edifici occupati e dai siti dimostrativi di Cultural-E. Si va dalla domanda di energia domestica ai fattori climatici, dai dati socio-economici agli aspetti della qualità ambientale idoor, dalle politiche locali ai fattori trainanti della cultura energetica.