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Ecodesign: i sistemi di raccolta delle acque piovane

(Rinnovabili.it) – Uno dei più importanti temi legati alla sostenibilità ed alla salvaguardia ambientale è quello del risparmio idrico. Il 71% della superficie terrestre è ricoperta d’acqua, ma si tratta prevalentemente di acqua salata, a causa delle condizioni climatiche e della diseguaglianza nella distribuzione delle risorse, quasi il 20% della popolazione mondiale, non ha accesso all’acqua potabile, un dato assolutamente drammatico. Dunque, trovare soluzioni valide che consentano di ridurre i consumi di acqua raccogliendo, ad esempio quella proveniente dalle piogge, assume in significato ancora più importante. Il design in questo campo a prodotto moltissimi esempi, alcuni particolarmente creativi ed originali.

RainDrops

Progettato da Evan Gant, il sistema è congegnato in modo tale da consentire a chiunque di raccogliere l’acqua piovana proveniente dalla grondaia, in semplici bottiglie di plastica. Il meccanismo è molto semplice: una particolare colonnina predisposta, viene preventivamente collegata al sistema delle grondaie del tetto; lungo tutto il montante sono posizionati dei particolari bocchettoni ai quali, molto semplicemente è possibile agganciare le tradizionali bottiglie di plastica. Il sistema è studiato in modo tale da poter staccare dalla struttura qualunque bottiglia in qualunque momento, senza perdere la minima quantità d’acqua. Ovviamente, non essendo dotato di un sistema di filtraggio, l’acqua immagazzinata non è completamente potabile, venendo dunque utilizzata per l’irrigazione del giardino o per sciacquarsi le mani.

Filterbrella

Se l’ombrello serve a ripararci dalla pioggia, perchè sprecare tutta l’acqua che lo bagna e non immagazzinarla per un utilizzo successivo? Questo è il concetto che sta alla base del “Filterbrella”, un prototipo di design congegnato da Andrew Leinonen, che ha inserito all’interno del manico di un tradizionale ombrello, un filtro al carbonio attivo; in questo modo, l’acqua piovana viene convogliata lungo l’asticella del manico, viene purificata grazie al filtro ed immagazzinata in una bottiglia posta all’estremità del manico.

CISTA

Aiutare l’ambiente senza rinunciare all’estetica. Sembra essere questo il tema dominante del progetto concepito da Moss Sund Architects e Fig Forty, un bacino di stoccaggio in grado di immagazzinare fino a 370 litri d’acqua piovana, rivestito da una struttura in acciaio inox sulla quale si snoda una pianta rampicante sempreverde. La modularità del sistema assicura la possibilità di installarlo in qualunque facciata della casa, ovviamente collegandola adeguatamente alla grondaia. Se da un lato potrebbe rivelarsi esteticamente un interessante sistema di raccolta delle acque, dall’altro il nostro investimento iniziale, potrebbe risultare eccessivamente elevato per gli effettivi benefici procurati.

Watree

Un gigantesco ombrello rovesciato, con la duplice funzione di riparare di riparare dalla pioggia e contemporaneamente immagazzinarne l’acqua. Secondo il designer Chris Buerckner, questo “albero artificiale” potrebbe raggiungere un diametro in copertura pari a 16m per un’altezza di 4,4m, assicurando un riparo dalla pioggia e dal sole a numerose persone. Il Watree è stato concepito per occupare gli spazi residuali che attualmente si trovano nelle città attorno ai parchi giochi o ai campi sportivi: in questo modo l’acqua immagazzinata direttamente sotto alla struttura o inserita nella rete di irrigazione, non si disperderebbe nel terreno, ma potrebbe essere utilizzata in periodi di siccità o a seconda delle esigenze.

PET Tree Vertical

Vorreste un orto, ma non avete abbastanza spazio? La soluzione arriva dal designer Hakan Gursu, che unisce il riciclo delle bottiglie di plastica (PET) alla coltivazione urbana. Il kit completo arriva direttamente a casa, in una semplice contenitore in cartone; seguendo le istruzioni si arriva a montare un albero-orto verticale, dotato di una struttura in acciaio inox, di una serie di vasi in plastica ricavati dal riciclo delle bottiglie di plastica e da una membrana protettiva in cellulosa incorporata nella copertura. Grazie ad un sistema di microinfiltrazione già compreso nella copertura, non dovremo nemmeno preoccuparci di innaffiare le piante, sarà la pioggia stessa a provvedere. Semplice da montare e facile da gestire, secondo gli autori, utilizzando il PET Tree Vertical al posto della tradizionale serra da vivaio, con la stessa superficie la produzione vegetale potrebbe raddoppiare. Gli obiettivi di questo oggetto, vincitore dell’International Design Awards sono chiari: coltivare il proprio orto, non sottrarre spazio al giardino, riciclare la plastica riducendo le emissioni di CO2.

Eol’eau

Un sistema completamente autonomo per irrigare spazi verdi, produrre energia ed illuminare. Si tratta di un serbatoio per l’acqua piovana, dotato di una piccola turbina eolica per produrre l’energia elettrica necessaria ad azionare il sistema di irrigazione. L’ideatrice del progetto è la designer Julien Bergignat, che ha disegnato un serbatoio capace di raccogliere fino a 600 litri d’acqua. Producendo energia elettrica il sistema potrebbe essere anche collegato all’illuminazione dell’area verde servita con lampade al LED. Per ora si tratta di un semplice prototipo, che molto probabilmente non vedrà mai la luce, a causa di alcuni dettagli che ne dimezzano le qualità: infatti quando la turbina è installata, la superficie a disposizione per la raccolta dell’acqua piovana si riduce notevolmente, tanto da non essere più utilizzabile.

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