Il costo del Doppio Superbonus di Ance ammonterebbe a circa 20 miliardi l’anno
(Rinnovabili.it) – Nonostante un ultimo colpo di coda di coloro che sono riusciti a sfuggire al blocco imposto dal Decreto Cessioni ed alla rimodulazione imposta dal Decreto Aiuti Quater, è ormai chiaro che la stagione del Superbonus si sta concludendo. Ma l’imminente arrivo della Direttiva Case Green esige una pianificazione a lungo termine sulle riqualificazioni edilizie, obiettivo irraggiungibile se non affiancato ad un valido supporto incentivante. Dopo la proposta di legge a firma dell’on. Gusmeroli, presentata in Commissione Finanze della Camera, anche l’ANCE ipotizza la sua rimodulazione del bonus per la riqualificazione energetica, immaginando un Doppio Superbonus con aliquote separate.
Il Doppio Superbonus anche per le unifamiliari
A raccontare le linee guida della proposta dell’Associazione Nazionale Costruttori, è il Sole24Ore con un’intervista al vice Presidente Stefano Betti.
L’ipotesi vede un doppio Superbonus con:
- due livelli di sconto 70% per tutti e 100% per gli incapienti;
- incentivi per la riqualificazione sismica ed energetica di interi edifici (condomini), ma con un miglioramento di 4 classi energetiche e non più solo due;
- ripristino di cessione del credito e sconto in fattura;
- attivazione di un fondo di garanzia per mutui verdi che andranno a coprire la quota di spese non agevolate;
- Incentivo per le unifamiliari, ma solo se abitazione principale;
- strutturalità del bonus valido per almeno 10/15 anni;
- possibilità di scegliere la tempistica di fruizione della detrazione in 5, 10 o 20 anni.
L’idea sarebbe quella di tenere solo gli aspetti positivi del bonus edilizio, dandogli però una maggiore stabilità e, soprattutto, sostenibilità finanziari per le casse pubbliche.
I controlli anti-frode resterebbero i medesimi dell’attuale Superbonus, mentre l’apertura alle unifamiliari resterebbe valida solo nel caso di abitazione principale. Il Doppio Superbonus permetterebbe di agevolare la totalità dei lavori (100%) solo per chi ha un reddito basso, con quoziente familiare sotto ai 15 mila euro. Mentre la riattivazione della cessione del credito e sconto in fattura andrebbe a favore di tutte le operazioni di riqualificazione globale.
Mutui verdi per la quota non agevolata
Coloro che utilizzeranno il Superbonus al 70% avranno tuttavia la possibilità di sfruttare strumenti finanziari ad hoc per sostenere quel 30% non agevolato. Si tratta di mutui verdi, garantiti dallo Stato, protetti da un fondo apposito che potrebbe consentire tassi più bassi rispetto ai livelli di mercato.
Secondo Ance, la proposta di un Doppio Superbonus, permetterebbe di intervenire su 120mila edifici l’anno, arrivando a coprire il 15% delle riqualificazioni di edifici più energivori come richiesto dalla Direttiva Europea EPBD. Inoltre il costo della “nuova versione” di superbonus, si aggirerebbe attorno ai 20 miliardi di euro l’anno, dimezzando quanto mobilitato negli ultimi 12 mesi dal 110 per cento.