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Direttiva UE Case Green: un Trilogo notturno “senza fine” per trovare l’accordo

Direttiva UE Case Green
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Confedilizia: “Scongiurare l’approvazione di una normativa che per l’Italia sarebbe devastante”

(Rinnovabili.it) – Non sembrano rosee le previsioni per la prossima discussione del Trilogo in materia di efficienza edilizia per la revisione della Direttiva Ue Case Green.

Dopo un primo incontro “tecnico” tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE lo scorso 6 ottobre conclusosi senza un accordo comune, è stato convocato un nuovo Trilogo politico le cui trattative saranno open ended, ovvero senza limiti di tempo nella speranza di individuare finalmente un accordo tra le parti.

Direttiva UE Case Green, gli articoli della discordia

Numerosi i nodi da sciogliere prima di trovare una posizione condivisa dato che gli articoli discussi sino ad oggi hanno riguardato principalmente passaggi non centrali del testo.

Il testo della bozza, visto in anteprima da Il Sole 24 Ore, sembrerebbe confermare gli obblighi sull’integrazione dell’energia solare negli edifici non residenziali e pubblici. Mentre per il comparto del residenziale vengono confermate solo indicazioni di principio che gli Stati membri dovranno includere nei piani nazionali di ristrutturazione delle misure. E’ stato trovato un accordo sui metodi di calcolo delle performance energetiche, sull’ambiente indoor, sulle tecnologie smart e sulle ispezioni e sui sistemi di controllo.

Ora restano da discutere i temi più caldi della Direttiva Ue Case Green, temi che nei mesi scorsi hanno suscitato le critiche di alcuni stati membri, tra i quali anche l’Italia. L’articolo 9 sarà molto probabilmente tra i più lunghi da discutere, trattando le tempistiche entro le quali scatteranno gli obblighi di ristrutturazione degli edifici: classe E entro il 2030 e classe D entro il 2033 secondo la proposta presentata dal Parlamento. Altro tema scottante sarà l’articolo dedicato ai finanziamenti e gli incentivi, accanto al quale di deve ancora trovare una quadra sull’omogeneità degli Attestati di prestazione energetica essenziali per determinare quel 15% di edifici più energivori sul quale intervenire prioritariamente.

leggi anche Case Green 2030: secondo appuntamento del Trilogo per trovare la quadra

Grande preoccupazione espressa da Confedilizia

In merito all’incontro notturno sulla Direttiva UE Case Green che si svolgerà il prossimo 12 ottobre, il Presidente Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa esprime grande preoccupazioni:“Si tratta di una accelerazione preoccupante e di una pericolosissima forzatura, da ultimo resa ancora più grave dalla reintroduzione nel testo, con un vero e proprio blitz notturno, dell’articolo che prevede le sanzioni. L’intento, evidente, è di cercare di chiudere in fretta la partita della direttiva per evitare il rischio che nuove maggioranze politiche possano, nella prossima legislatura europea, stravolgere l’impianto di questo come di altri provvedimenti compresi nel Green Deal”.

Lanciamo un ultimo, accorato appello al Governo – prosegue Spaziani Testa – affinché, in coerenza con gli impegni assunti in Parlamento, svolga ogni azione possibile per scongiurare l’approvazione di una normativa che per l’Italia sarebbe devastante. Non possiamo credere che, anche dopo la netta contrarietà alla proposta espressa da ben tre Ministri di un Paese importante come la Germania, non si riesca a impedire che un provvedimento intriso di ideologia e fanatismo veda la luce”.

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