Dopo le polemiche delle amministrazioni colpite dai terremoti del 2009 e 2016, il MEF ammorbidisce il DL salva spese e riapre la cessione del credito e sconto in fattura per i cantieri del sisma
L’eccezione varrà però solo per Super sisma con limite di spesa a 400 mln di euro per il 2024
(Rinnovabili.it) – A poche ore dall’approvazione del Decreto Legge d’urgenza del 26 marzo, che ha bloccato in maniera indistinta i meccanismi alternativi di cessione del credito e sconto in fattura, ecco che il Governo fa marcia indietro. La specifica arriva tramite le dichiarazioni di Lucia Albano, sottosegretario al Mef con delega alla ricostruzione post-sisma, dopo le molteplici critiche sollevate dalle amministrazioni dei cantieri del Sisma.
“Il Governo prosegue nella sua azione di tutela e sostegno delle comunità colpite dagli eventi sismici dell’Abruzzo 2009 e del Centro Italia 2016”, sottolinea la sottosegretaria Albano. “A seguito della giornata di lavoro al Ministero dell’Economia e in raccordo con la Presidenza del consiglio,posso dichiarare che nel “decreto Superbonus”, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti “superbonus sisma” relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici”.
Insomma un sospiro di sollievo per i cantieri del Sisma che subito dopo l’approvazione del decreto d’urgenza in CdM avevano bloccato i lavori in attesa di conoscere le sorti sul futuro dei lavori già avviati.
Eccezione al DL salva spesa, ma non per tutti
Attenzione però. L’eccezione evidenziata dal Mef e riportata in una dichiarazione video dal Commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, non è per tutti. Per il momento è limitata agli interventi con limite di spesa pari a 400 milioni di euro per l’anno 2024 di cui 70 milioni per gli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009. Soglia che dovrà essere verificata proprio dal Commissario Castelli.
Allarme rientrato dunque per i cantieri del sisma nei comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria parte del cratere dopo i terremoti del 6 aprile 2009 e del 24 agosto 2016, che potranno continuare ad utilizzare cessione del credito e sconto in fattura relativi a Super Sismabonus fino al 31 gennaio 2025.