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Dichiarazione di San Marino: il manifesto delle Nazioni Unite per un’architettura urbana sostenibile e inclusiva

In occasione dell'83esima sessione dell'UNECE è stata sottoscritta da grandi architetti, pianificatori e urbanisti, la Dichiarazione di San Marino, un manifesto da sottoporre ai Governi per garantire un'architettura sostenibile, resiliente e inclusiva

credits: Foster and Partners

Il manifesto verrà sottoposto ai Governi nella speranza di un’adozione a livello internazionale

(Rinnovabili.it) – Città più sicure, inclusive e resilienti. Questo dovrebbe essere scritto nel futuro dei nostri centri urbani, ma per farlo serve un’azione congiunta e soprattutto, condivisa a livello internazionale. E’ da questi presupposto che è nata la “Dichiarazione di San Marino” sottoscritta da molti protagonisti dell’architettura e della pianificazione, in occasione dell’83 esima sessione del Comitato sullo Sviluppo Urbano, l’Edilizia Abitativa e la Gestione del Territorio della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE).

La Dichiarazione di San Marino è un vero e proprio manifesto della sostenibilità per la progettazione di tutti gli edifici.

Una chiamata ad una forte azione di responsabilità rivolta ad architetti, urbanisti ed esperti a realizzare buone pratiche per garantire infrastrutture, edifici e città sostenibili, sicure, salubri, socialmente inclusive, limitando l’uso di energia. Tutto ciò  nel rispetto dell’ identità, dei luoghi e soprattutto dell’ambiente, principio cardine della Dichiarazione”, come ha commentato Francesco Miceli, Presidente del CNAPPC, ed incaricato di sottoscrivere il documento.

Il manifesto contenente i punti chiave ed i traguardi da raggiungere, parte integrante degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, verranno sottoposti ai Governi nella speranza che possa essere adottata a livello internazionale.

Tra i firmatari della proposta anche Norman Foster che ha dichiarato: “In questo momento di crisi, possiamo trovare grande speranza nell’azione coraggiosa intrapresa per rendere le città di tutto il mondo climaticamente neutre, più sicure, più inclusivo e resiliente. Tuttavia, con l’entità e l’urgenza delle sfide davanti a noi, urbanisti, architetti, ingegneri e designer – insieme ad altri fattori chiave delle nostre città come leader civici, manager e sviluppatori – hanno il dovere unico di portare avanti cambiamenti trasformativi su larga scala. Invito tutti a sfruttare la loro creatività e competenza con l’impegno di mettere in atto i Principi della Dichiarazione di San Marino, predisposta dalle Nazioni Unite”.

Il manifesto della Dichiarazione di San Marino

La Dichiarazione stabilisce gli obiettivi da raggiungere per ogni città, infrastruttura urbana ed edificio per arrivare a garantire:

  • Centralità delle persone, responsabilità sociale e inclusività, promuovendo e sostenendo la responsabilità sociale e integrando la diversità e l’uguaglianza attraverso la debita considerazione dei bisogni di tutti gli individui e delle famiglie.
  • Rispetto dell’identità culturale, dei valori e del patrimonio di luoghi, edifici e comunità.
  • Efficienza delle risorse e circolarità per limitare l’uso di energia e risorse e, per quanto possibile: utilizzare materiali riciclati; riutilizzare e riqualificare gli spazi; utilizzare l’acqua piovana e ridurre la produzione di acque reflue; e incoraggiare la produzione alimentare attraverso l’agricoltura urbana, i frutteti e le foreste alimentari.
  • Sicurezza e salute, aderendo a standard di qualità riconosciuti a livello internazionale; fornendo sistemi di mobilità e trasporto sicuri e sostenibili, compresi ferrovie, strade, vie navigabili interne e per i porti, oltre a garantire spazi accessibili per passeggiate e riunioni, aree verdi e foreste.
  • Rispetto della natura e dei sistemi e processi naturali attraverso una progettazione che rispetta piante, animali e altri organismi e habitat naturali. Ciò implica l’esecuzione di valutazioni di impatto ambientale ex ante, consentendo spazi per la biodiversità, utilizzando materiali naturali e processi di produzione, montaggio e smontaggio a basso impatto.
  • Neutralità climatica attraverso la progettazione e la riqualificazione urbana, l’adozione di soluzioni creative che riducano l’inquinamento e il consumo di energia, l’eliminazione graduale dei sistemi di mobilità non sostenibili e l’integrazione dei sistemi di generazione di energia verde nei progetti e negli edifici delle città.
  • People-smartness, sfruttare le nuove tecnologie e la connettività per migliorare la vivibilità per tutti, compresi i gruppi socialmente più svantaggiati, per rafforzare la trasparenza e frenare la corruzione.
  • Resilienza, durabilità, funzionalità e previsione, per rafforzare la resilienza ai disastri, soprattutto nel contesto del cambiamento climatico; e rendere gli edifici e le infrastrutture durevoli e flessibili incorporando l’adattabilità spaziale per adattarsi a nuove condizioni e usi nel tempo.
  • Convenienza e accessibilità per tutti i cittadini.
  • Cooperazione interdisciplinare e networking per favorire la convivenza, il coinvolgimento della comunità, la solidarietà e la coesione sociale, tenendo conto delle diverse esigenze dei cittadini.
  • Impegno, attraverso la consultazione e la partecipazione delle comunità locali e delle parti interessate, per promuovere la fiducia, garantire la risposta ai bisogni e consolidare la proprietà condivisa del futuro della città.